Rapina da ”Arancia Meccanica”, due arresti a Palermo

di Redazione

Palermo – Fecero irruzione in casa di una donna che viveva sola e con un accanimento brutale l’aggredirono per rapinarla. Nella fuga distrussero poi la telecamera che aveva registrato la scena da “Arancia meccanica”. Dopo un mese e mezzo gli agenti della polizia di Stato hanno identificato e arrestato i due presunti rapinatori. I due giovani, sono accusati di avere preso di mira un appartamento al primo piano di una palazzina del quartiere Zisa.

La sera del 27 marzo scorso si erano arrampicati su una grondaia e da una finestra erano entrati in casa della donna. Alla prima reazione della vittima, che stava guardando la tv, l’avevano scaraventata violentemente per terra. Quindi avevano rastrellato oggetti preziosi, denaro e argenteria per oltre 20mila euro. Concluso il raid, uno dei due giovani ha notato la telecamera del sistema di videosorveglianza e l’ha ripetutamente colpita per metterla fuori uso. Per questo sono ora accusati di danneggiamento, oltre che di rapina aggravata.

Gli arrestati sono Gaetano Ricupero, 21 anni, e Francesco Paolo Comignano, 18, entrambi del quartiere Zisa. Il provvedimento restrittivo è stato disposto dal gip del Tribunale di Palermo, Roberto Riggio.

“Il film della rapina recuperato nella telecamera ha raccontato agli agenti la trama di un episodio di criminalità diffusa, ma anche – affermano gli investigatori – il dramma di una donna sorpresa in casa in un momento di normale quotidianità, violata nei suoi affetti e privata dei suoi beni, non solo quelli patrimoniali”.

I poliziotti hanno scrutato le immagini registrate ed anche attraverso la rilevazione di alcuni particolari non proprio visibili ad occhio nudo, come il tatuaggio sulla mano destra del Comignano, sostengono di avere riconosciuto gli indagati.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico