Roma – In seguito allo sciopero generale nazionale della scuola, il premier ha fatto sapere della possibilità di aprire una trattativa per modificare la riforma contestata da docenti e sindacati.
Incontro, mercoledì mattina, nella sede Pd di largo del Nazareno, tra Matteo Renzi e i parlamentari Dem delle commissioni Cultura di Camera e Senato, per fare il punto sulle possibili modifiche al ddl sulla riforma della scuola.
“Nella scuola abbiamo investito 3 milioni di euro – ha affermato martedì Renzi – Nessuno prima di noi ha investito così tanto. Adesso che è fatta la legge elettorale bisogna mettere in pista le energie migliori. Arriveremo anche alla scuola, siamo disposti ad ascoltare tutti”.
Presente anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. “Stiamo lavorando, migliorando e integrando il testo. Non c’è nessun cambiamento di linea – ha dichiarato al termine del colloquio – L’incontro di stamattina è andato molto bene, stiamo lavorando in Commissione e dialogando con tutte le forze interessate con il mondo della scuola. Il dialogo è aperto”.
Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, nel corso dell’incontro si è valutata una possibile modifica al potere dei presidi di scegliere i professori. La modifica potrebbe prevedere che i professori possano autocandidarsi e i dirigenti scolastici facciano colloqui per selezionarli e poi motivino la loro scelta.
Intanto, si svolgeranno tra oggi e domani i test Invalsi nelle scuole primarie.