Caserta – Tecnologia smartphone durante i quiz per la patente di guida. Sorpreso dalla Polizia di Stato un ventenne di Latina mentre utilizzava un’applicazione sul cellulare.
Nell’ultima seduta dei quiz per il conseguimento della patente di guida tenutasi presso la Motorizzazione provinciale, la sezione Polizia Stradale di Caserta ha denunciato in stato di libertà P.M., un ventenne originario di Latina, responsabile di truffa e falso.
A mandare all’aria i piani del giovane pontino sono stati gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della Polizia Stradale di Caserta, insospettiti dalla presenza di numerose persone provenienti dalle province di Frosinone, Perugia e Latina nel piazzale antistante la Motorizzazione di Caserta, in attesa di sostenere gli esami per conseguire la patente di guida. Uno strano scambio di cellulari tra due aspiranti notato nello spazio antistante la sede della Motorizzazione, induceva gli uomini della Polstrada ad effettuare un’ispezione per verificare il regolare svolgimento della prova d’esame per ottenere la patente di categoria B.
Il controllo svolto dagli agenti della Polizia Stradale, con la collaborazione dei funzionari della Motorizzazione, consentiva di accertare che durante lo svolgimento della prova di teoria a quiz uno dei candidati aveva nella sua disponibilità due cellulari, di cui uno di ultima generazione dotato di una sofisticata applicazione aperta in modalità Bluetooth che consentiva di accedere ad una banca dati ove poter reperire le risposte alle domande rilevate sul test che gli era stato somministrato.
Secondo la ricostruzione della Polizia Stradale, il candidato dopo tre consecutivi insuccessi nelle precedenti prove d’esame svoltesi a Latina, sarebbe stato indirizzato presso un’autoscuola del litorale domizio per sostenere la seduta presso la sede del Dipartimento dei Trasporti Terrestri di Caserta. Attraverso l’utilizzo del complesso software informatico scperto sul suo cellulare, il giovane di Latina avrebbe risposto alle domande dei quiz “falsando la prova d’esame”.
Lo stesso, pertanto, è stato denunciato per truffa e falso con il sequestro dello smartphone su cui saranno effettuati i necessari esami tecnici per estrapolare gli elementi di connessione all’indirizzo Ip del telefono cellulare utilizzato dal “suggeritore“ presente all’esterno della sala di esame.