New York – Chris Roberts, esperto di cybersicurezza, ha riferito all’Fbi di avere hackerato i computer di aerei passeggeri circa 20 volte e di avere preso il controllo del motore di un aereo durante un volo. Così è stato arrestato dai federali ad aprile al suo arrivo a Syracuse (New York) su un volo della United Airlines dopo che le autorità avevano visto i suoi tweet in cui parlava dell’hackeraggio.
Una notizia che risale allo scorso aprile e solo oggi resa nota dalla Cnn, che cita documenti di una Corte federale. L’Fbi ha fatto domanda a una corte distrettuale di New York in cui parla di possibili crimini informatici. Durante interrogatori dell’Fbi a febbraio e marzo, secondo il documento, Roberts ha detto agli inquirenti di avere violato 15-20 volte – dal 2011 al 2014 – i sistemi di intrattenimento di bordo.
In un’occasione l’esperto sarebbe riuscito a prendere il controllo del motore di un aereo su cui viaggiava dando al computer di bordo il comando “Clb”, ovvero “climb”, cioè prendere quota. Il comando è stato eseguito da uno dei motori del velivolo e di conseguenza l’aereo “si è spostato lateralmente durante uno di questi voli”, riporta sempre il documento.
Roberts ha detto di essere a conoscenza di falle nei sistemi informatici di tre modelli Boeing e di un modello Airbus. Inoltre, l’esperto ha hackerato i sistemi di intrattenimento di bordo prodotti dalle compagnie Thales e Panasonic.
Lo scorso aprile un rapporto degli investigatori del Government Accountability Office, un’agenzia del governo federale americano, spiegava che centinaia di aerei di linea in tutto il mondo sono a rischio hacker, soprattutto quelli di ultima generazione, poiché i loro computer possono essere violati o messi fuori uso attraverso la rete wi-fi dedicata ai passeggeri.