Napoli – “Non mi hanno mai perdonato di aver avuto il coraggio, da magistrato, di contrastare il sistema, il cancro tra corruzione, mafia e massonerie deviate che influenzano il nostro Paese fino al punto di arrivare al pignoramento di un quinto dello stipendio da sindaco”.
Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando la sua vicenda giudiziaria alla luce delle indiscrezioni sulla decisione che sarà emessa dalla Cassazione. Il pignoramento è relativo alla condanna in primo grado per l’inchiesta ‘Why not’ e al risarcimento riconosciuto alla parte lesa.
“Il sistema – ha affermato il sindaco – reagisce contro di me con tritolo istituzionale ed ha l’obiettivo mirato di distruggere professionalmente, istituzionalmente, moralmente e dal punto di vista esistenziale chi ha osato contrastare la casta politica e quella casta che è dentro le istituzioni”.
L’ex pm si dice “persuaso” del fatto che “il nostro Paese è fradicio nelle sue fondamenta ed è evidente che, quando dico queste cose e a queste accompagno un impegno istituzionale, prima da magistrato e poi da sindaco, quel sistema utilizza tutte le sue articolazioni formalmente legali per spaccare le gambe e piegare la schiena”. Un Paese che, tuttavia – secondo il sindaco – “sta anche reagendo, che si vuole ribellare e quindi io ho molta chiara la strada da prendere e da perseguire fino in fondo”.