“Eclissi di luna”, il romanzo di Antonella Tamburrino

di Emma Zampella

Parete (Caserta) – Si chiama Antonella Tamburrino, ha 25 anni ed ha scelto la scrittura per dare ancora speranza alle donne intrappolate nelle trame di un amore malato. Autrice di “Eclissi di luna- danzando verso la luce”, edito da Book Sprint, Antonella ha da sempre coltivato la sua passione per la scrittura, culminata poi nella realizzazione del suo sogno: pubblicare un romanzo.

“Scegliere la trama – ha detto la scrittrice in un’intervista – è stato facile perché oggi i media non fanno che passare le storie di violenza sulle donne. Ma una sera, guardando una trasmissione – Le cento scarpe rosse – decisi che il tema del mio libro sarebbe stato questo. Da quella sera cominciò la mia avventura”.

Un progetto ambizioso per la 25enne studentessa di architettura e completamente ignara dei meccanismi dell’editoria. Un romanzo da autodidatta che ha il coraggio di affrontare la violenza, quotidiana e onnipresente, nella vita di molte donne, uno modo per creare un legame, una vicinanza con chi ha potuto vivere una simil esperienza.

“Cerco di dare una speranza a queste donne – ha detto ancora Antonella –  Uno strumento, il mio libro, per dire loro che se hanno vissuto un amore malato non devono continuare a dare ulteriore possibilità a questi uomini perché questi non cambieranno mai. Ma si può credere ancora in un nuovo amore, un amore pulito e puro”.

La protagonista del romanzo si chiama Selene che in greco significa luna. Da qui, “Eclissi di luna”. Selene vive eclissata, nascosta nel suo mondo buio: non ama uscire, preferisce stare in casa, evitando il contatto con il mondo esterno. Anche i vestiti raccontano la sua condizione: una tuta e colori scuri sono tutto ciò che indossa nella sua vita da studentessa.  Poi d’un tratto comincia il viaggio inverso: un moto che va dall’interno verso l’esterno, una lotta tra dentro e fuori, tra presente e passato. Un andare avanti e indietro tra il dolore del trascorso e la dolce speranza del futuro, passando per un presente consapevole di quello che è stato ma desideroso di muoversi verso la vita. Di danzare, finalmente, verso la luce.

“Selene – racconta ancora l’autrice – non parla dell’esperienza al presente, ma ripercorre la storia con una serie di flashback, favorendo così una contrapposizione tra passato e presente. Lei combatte ancora nel presente per liberarsi dalle cicatrici lasciate dal passato drammatico”.

Una luce che si rischiara con l’arrivo di persone che ridanno linfa ad un’anima dilaniata, ad un’esistenza negata, quasi. Persone vecchie e nuove muoveranno i fili di questa ballerina che si lascerà guidare, ancora, verso un nuovo inizio. Un rivincita che ha in sottofondo le dolci melodie che hanno accompagnato la sua infanzia: Selene era una ballerina, una danzatrice, un corpo andante, paralizzato da una brutale prepotenza travestita d’amore, immobilizzata da un sentimento che mortifica le emozioni.

Ma, incontrata la persona che farà risplendere la sua anima, Selene cercherà in tutti i modi di liberarsi per sempre da questa condizione, trovando il coraggio di danzare, ancora, e raggiungere la luce. Una vita che ritorna avviene grazie all’intervento di Marghe, spalla e sostegno, pilastro fondamentale di un’anima troppo fragile. Una storia che vedrà il lieto fine, il trionfo dell’amore in ogni sua forma. Un romanzo in cui si cela una speranza, l’idea che possa davvero esistere una seconda possibilità per tutti, anche per chi è intrappolato nelle tenebre del dolore.

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