Napoli – Il Royal Continental ha ospitato il meeting “L’innovazione ed il ruolo della biologia molecolare in oncologia” che ha visto la collaborazione tra la società scientifica Sicog, (Southern Italy Cooperative Oncology Group) e l’associazione scientifica Asmo, (Associazione per gli studi multidisciplinari in Oncologia) di recente creazione con lo scopo preminente di una più intensa integrazione con le varie discipline, che afferiscono agli studi più attuali sul cancro.
Entrambe le società vedono la collaborazione di Centri di Oncologia Medica del Sud Italia ma anche del Centro-Nord che da tempo condividono finalità clinico-scientifiche di studi delle principali malattie oncologiche, di casi clinici di particolare interesse, di aspetti biomolecolare e traslazionali con lo scopo di approfondire campi inesplorati dell’Oncologia Medica.
In una riunione congiunta è stata proposta la fusione di entrambe le società, che verosimilmente conserveranno le loro rispettive sigle, allo scopo di economizzare risorse e proposte innovative verso programmi comuni di studio, che mettano a punto quanto di meglio offre la più moderna diagnostica ed i trattamenti integrati più attuali.
All’apertura dei lavori il dottor Luigi Maiorino e il dottor Giuseppe Comella, fondatore Sicog, ed il professor Rosario Vincenzo Iaffaioli, responsabile dell’Oncologia medica addominale dell’Irccs – INT “Pascale”, e numerose autorità scientifiche dell’Istituto, nonché il professor Fortunato Ciardiello, presidente Esmo (European society medical oncology).
Il programma si è sviluppato su quanto di innovativo si può attendere da neoplasie urologiche, mammarie, polmonari, neoplasie colorettali, prendendo anche in considerazione novità diagnostico-terapeutiche di particolare rilievo, aspetti traslazionali e progettualità sui nuovi farmaci, applicazioni di ricerca di base di future implicazioni cliniche, foriere di nuovi progressi terapeutici ed aperture a campi attualmente inesplorati, come la disregolazione alimentare e i disordini endocrino-metabolici, il ruolo dei biomarcatori circolanti, l’impiego innovativo del Cyber-knife. Non saranno trascurati gli aspetti clinico-scientifici che riguardano patologie neoplastiche meno frequenti e l’interpretazione della risposta terapeutica.