Napoli – Stretta di mano tra Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, e Luigi de Magistris, sindaco di Napoli. I due si sono incontrati brevemente alla caserma Zanzur della Guardia di Finanza, a Napoli, in occasione del 241esimo anniversario della fondazione delle Fiamme Gialle.
De Luca è poi andato via senza fermarsi a rispondere alle domande dei cronisti. Lotta all’evasione fiscale, contrasto gli illeciti in materia di spesa pubblica, tutela del mercato di beni, servizi e capitali e contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale: sono gli ambiti di attività della Guardia di Finanza ricordati oggi, a Napoli, nel corso della cerimonia per il 241esimo anniversario della fondazione.
Nei primi cinque mesi del 2015, in Campania, Basilicata, Puglia e Calabria sono state denunciate 536 persone per reati contro la Pubblica amministrazione; sono stati controllati appalti pubblici per 282 milioni di euro ed eseguite 68 denunce per irregolarità. E ancora: sono stati individuati sprechi per quasi 331 milioni di euro e frodi ai finanziamenti pubblici e al welfare per circa 205 milioni. E, scoperti oltre 508 evasori totali e 1099 presunti responsabili di reati fiscali.
Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, sono stati sottratti beni per quasi 450 milioni di euro, sono state sequestrate 2,3 tonnellate di droga e oltre 50 tonnellate di sigarette; sono stati sequestrati 7,8 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi e 17,3 tonnellate di generi agroalimentari. Sul versante del contrasto al gioco illegale, le Fiamme gialle hanno eseguito oltre 460 controlli, riscontrando irregolarità nel 30% dei casi.
“Anche per il 2015, la Guardia di Finanza si propone di aggredire il malaffare che aggrega diverse confluenze malavitose – ha detto il comandante interregionale dell’Italia Meridionale, generale di Corpo d’Armata, Riccardo Piccinni – La Guardia di Finanzia avrà una guardia altissima e – ha concluso – incrementeremo attività investigative e operative per cercare di ridurre questo fenomeno dilagante”.