Aversa – Dopo circa due anni dall’entrata in funzione del Tribunale di Napoli Nord un insieme di voci univoche nel denunciare la stasi dell’importante presidio giudiziario si leva dagli avvocati, dai magistrati, dai cancellieri, dagli ufficiali giudiziari e da tutti gli operatori coinvolti.
Quanto denunciato dagli avvocati attraverso l’Oua- Organismo Unitario dell’Avvocatura.- fin dall’inizio è ormai sotto gli occhi di tutti e non si può più fingere di non vedere. Costante l’impegno e la denuncia dei disservizi del delegato territoriale Oua, avvocato Nicola Fiorillo, il quale dichiara: “Solo attraverso un tavolo tecnico e con la massiccia collaborazione dei vertici dell’Avvocatura, della Magistratura e del Ministero, unitamente ai dirigenti dell’Ufficio del Giudice di Pace e degli Enti Locali si potrà giungere alla soluzione delle problematiche e difficoltà quotidiane che attanagliano gli Uffici Giudiziari di Napoli Nord”.
Attraverso l’Oua si è cercato più volte di sollecitare il Ministro a reperire personale amministrativo da inviare presso il Tribunale nonché a rendere più funzionale la struttura carente di spazi e di parcheggi (gran parte del Castello Aragonese è tuttora occupato dalla scuola di Polizia penitenziaria), nonché per intervenire anche in ordine al Giudice di Pace Circondariale di Aversa ormai al collasso dopo l’avvenuto accorpamento dei uffici di Trentola Ducenta, Frattamaggiore con l’ufficio di Aversa, grazie solo all’intervento delle associazioni territoriali ed al concreto e fattivo interessamento del delegato Oua si è scongiurata la chiusura dell’ufficio del gdp di Afragola provvedendo ad un tavolo di concertazione con i responsabili dei Comuni di Caivano, Afragola e Cardito.
In merito alla vicenda l’avvocato Fiorillo, a tanto delegato lo scorso 27 gennaio 2015 dall’interassociativo di Napoli Nord, si premurava di investire della questione la presidente Oua la quale richiedeva ed otteneva un incontro urgente con il Ministro Orlando. Nonostante tale incessante attività a tutt’oggi la situazione di grave disagio e difficoltà operativa permane sia al Tribunale che al Giudice di Pace: la pendenza dell’intero settore civile del solo Tribunale è di circa 30mila procedimenti.
Analoga situazione è stata più volte denunciata dal dirigente Unep, Giuseppe Pezone, ma si è trattato di “vox clamantis in deserto” e la situazione se non vi saranno interventi ministeriali seri ed urgenti potrà solo peggiorare portando alla completa paralisi.
Per mercoledì 24 giugno, alle 12, è stata convocata dalla locale postazione Anm l’assemblea con invito a partecipare ai vertici della magistratura e dell’avvocatura per denunciare la situazione e sollecitare interventi urgenti.