Aversa – L’unità di Forza Italia non può prescindere dalla caduta di Sagliocco. Ad affermarlo il coordinatore cittadino Seniores azzurro Isidoro Orabona in una corposa nota che riportiamo integralmente e che, siamo certi, acuirà ancora di più le polemiche post elettorali.
Riceviamo e pubblichiamo:
Al punto in cui è giunto il dibattito non credo sia necessario un ulteriore pronunciamento di principio a favore dell’autonomia-unità di Forza Italia dal Sindaco. Il Partito si trova nella necessità di uscire dal piano delle enunciazioni per venire ai fatti. In altri termini si tratta di capire attraverso quali processi reali possa ciò realizzarsi. Bisogna dirselo con franchezza: non è mediante forzature esterne al partito o posizioni di intransigenza dei singoli attori che è possibile superare le difficoltà oggettive e le resistenze in atto.
Il dato quanto mai significativo, conseguenza degli ultimi tre anni di Amministrazione Sagliocco, è che il discorso dell’unità organica del partito si è aperto non per una decisione di qualcuno, che pure sarebbe da considerare lungimirante, ma è scaturito dalla esperienza recente, di fatti e circostanze che impongono una decisa svolta. Diffidenze e sospetti reciproci, richieste di epurazioni ed azzeramento dei vertici, scontri generazionali, minoranze o maggioranze contro lealisti. Dentro Forza Italia il clima è quello dello scontro totale dopo la strategia fallimentare di alcuni di appoggiare Sagliocco e la sua armata Brancaleone inopinatamente fatta passare per maggioranza.
E’ appena il caso di ricordare che la iniziale maggioranza era di centro destra; è appena il caso di ricordare che oggi essa è diventata vergognosamente, dopo le elezioni regionali di centro sinistra. E cosi dopo aver cambiato i connotati ai partiti, dopo aver contribuito al loro dissolvimento, ora Sagliocco si permette di cambiare i connotati ideologici anche alla maggioranza. E tutti a dire bravo. No. Cosi non si può andare avanti.
I nostri elettori, che pure hanno contribuito alle recenti elezioni a far diventare Forza Italia il primo partito ad Aversa, non ci capirebbero e rischiamo di diventare irrilevanti. Noi non dobbiamo essere in contrapposizione tra di noi. Il nostro comune nemico, il nemico dei nostri concittadini, il nemico della Nobile Città Normanna di Aversa è il Sindaco unico responsabile di questa dannosa diaspora. Sono dell’avviso che la forza materiale deve essere rovesciata da un altrettanta forza materiale. Ed è per questo motivo e per accrescere l’entità della nostra forza materiale che bisogna perseguire l’unico ed imprescindibile obiettivo rappresentato dall’unità del partito.
In questo momento particolare poi in cui quasi tutti i partiti sono scossi e dilaniati da crisi interne, da scissioni e da lotte sarebbe, inoltre, un segnale di assoluta novità. Qui può risiedere la nostra ragione e la nostra forza. Non chiedo dunque un attenuazione del momento politico; tutt’altro: chiedo che la mediazione politica si presenti più forte e più ricca proprio perché si giova della elaborazione di una strategia che, partendo da posizioni anche distinte, approdi ad un obiettivo da tutti condiviso o per lo meno condivisibile.
Le nostre divisioni, alle quali ma in modo del tutto involontario ho forse personalmente contribuito affinché si verificassero, e sono pronto ad una severa autocritica, devono rappresentare uno sbiadito ricordo. Tutti noi siamo, quindi apparteniamo, al partito di Forza Italia.Non siamo mica il Pd con le sue maggioranze interne variabili e le sue minoranze interne anch’esse variabili. E’ questo già è un valore.
Non siamo mica il Pd che candida gli impresentabili e specula indegnamente sull’immigrazione. E meno male! Noi non possiamo identificarci in Sagliocco, e non solo per etica e cultura diversa, ma perché nel bene o nel male comunque siamo coerenti e fedeli alla stessa linea. Noi dobbiamo proiettare Forza Italia, e questa è la sfida, verso una dimensione associativa che fa gruppo che è solidale che si incontra che condivide le esperienze che mette in comune le risorse solo ed esclusivamente per il benessere dei cittadini. Ecco perché le due circostanze e cioè unità del partito e sfiducia a Sagliocco rappresentano i nostri obiettivi. Ecco perché Sagliocco deve andare a casa.
Per essere più chiaro Sagliocco va rimosso non per soddisfare le aspettative, ancorchè legittime di tanti, anche all’interno del mio partito, che aspirano a candidarsi a Sindaco: ci sarà tempo e modo per decidere ciò anche alla luce degli errori commessi nel passato. Sagliocco va rimosso perché è incompatibile con Forza Italia. La circostanza del 17 giugno può anzi deve rappresentare un momento di armoniosa ripartenza.