I ragazzi delle “Scuole del Borgo” sfilano in passerella

di Redazione

Aversa – Sabato 6 giugno, alle ore 20, sfilata di moda sorta grazie alla sinergica cooperazione di tre rilevanti strutturazioni scolastiche, ubicate in uno stesso circondariale cittadino, qual è il Borgo, e dell’Amministrazione cittadina guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco.

L’Istituto Conti ha un po’ aperto le danze, essendosi già precedentemente esibito durante la settimana dello studente, nella tenso-struttura comunale attigua, con una sfilata di moda realizzata dai ragazzi. In tal contesto il direttore Buonocore del III circolo didattico, presente allo spettacolo, ha voluto anche lui inserirsi in un lavoro di team, avvalendosi di docenti e discenti altrettanto validi e volitivi. Si è messa così in campo l’articolazione della sfilata.

Alla Di Grazia è stato facilmente concesso come location il chiostro maggiore della Facoltà di Architettura di Aversa, per un sì senza esito da parte del Preside Gambardella. Inoltre, il primo cittadino normanno, carpendo la singolarità dell’evento, ha concesso ab initio la sua disponibilità in diverse articolazioni. A presentare Fabio Brescia, carismatico e simpatico, accompagnato da Manila Aiello.

Il personale Ata e i docenti di entrambi le scuole, davvero straordinari. Le peculiarità artistiche delle alunne e degli alunni del Conti sono venute fuori visibilmente, palesando capacità individuali di gran spicco, con punte di diamante in passerella. Alla rappresentante d’Istituto Nikla Baccaro, con fisico da modella, è stato dato l’ok per la direzione artistica della sfilata. I tessuti e, quindi, gli abiti delle sfilanti adolescenti sono tesori del Conti, confezionati da docenti e discenti.

Il liceo coreutico del Conti si è, in aggiunta, espresso pubblicamente per la prima volta, mediante balli moderni-medievali, tarantella ed altro. Sia nella sfilata che nei balli c’è stato un connubio tra bambine e bambini e ragazze e ragazzi, vale a dire, III circolo didattico ed Istituto Conti. Gli abiti dei bambini del III circolo sono stati confezionati dalle loro stesse famiglie che, come non mai, hanno ringraziato la scuola e sono state entusiaste di avervi partecipato. Summa finale? Una città che esiste, una fanciullezza non trascurata, un’adolescenza ottimizzata, una bellezza artistica resa più nota a molti. C’è ancora vita ad Aversa. 

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