Aversa – Sono ormai passati più di venti anni dalla chiusura dell’enorme complesso manicomiale di Aversa, (circa 17 ettari che si estendono su ben tre Comuni – Aversa, Trentola, Lusciano), dall’incredibile interesse storico-artistico-naturalistico (il primo nucleo è rappresentato dalla Chiesa di Santa Maria Maddalena risalente al 1200).
Da allora è cominciato il processo di declino e abbandono di quegli spazi, intenzionalmente portato avanti delle Istituzioni (Regione, Comune, Asl) e da tutti i Partiti che si sono alternati, disinteressandosi nel preservare quei luoghi laddove non vi vedevano alcun ritorno speculativo o elettorale. Lentamente anche gran parte del territorio agro aversano ha finito col dimenticare di avere a disposizione uno spazio da finalizzare ad attività di aggregazione sociale e di alternativa politica fatta “dal basso”.
Attualmente, grazie all’approvazione del decreto SbloccaItalia da parte del Governo Renzi (ennesimo decreto approvato con la fiducia e comprendente una sfilza di norme, dalle più disparate che vanno dalla formazione di una rete nazionale di nuovi Inceneritori, impianti di Trivellazione petrolifera, cementificazione spinta, al colpo di grazia al concetto di acqua pubblica fino alla dismissione degli spazi pubblici inutilizzati) si sono risvegliati gli appetiti privatistici spalleggiati dalle Istituzioni complici e consenzienti, fatto confermato dalla formazione in stretta concomitanza dell’approvazione dello SbloccaItalia di un “Tavolo Interistituzionale” per decidere della svendita e dismissione della Maddalena (nonostante le parole al solito rassicuranti e illusorie dei soggetti interessati).
È giunto il momento che tutta la cittadinanza dell’Agro Aversano riprenda consapevolezza delle enormi potenzialità di uno spazio che è già “nostro” e già “pubblico”, proprio in un territorio da sempre carente di spazi aggregativi e culturali, e proprio nei giorni in cui l’unico polmone verde a disposizione, il “Parco Pozzi”, viene chiuso per almeno 8 mesi nella smania di dimostrare di non aver sprecato i fondi europei.
Ma sopratutto che si riprenda la convinzione che siamo Noi a dover decidere dei nostri territori, senza lasciare che sia un “Tavolo Interistituzionale” a decidere per noi.
Come Laboratorio Politico La Scintilla Iskra Agro Aversano, a seguito delle iniziative che ci hanno visti impegnati per tutto il mese di Marzo, dopo aver ripulito e riqualificato parte dei giardini che fanno da ingresso principale all’ex manicomio, restituendoli alla città, e attraverso una mostra fotografica mostrando non solo lo stato di abbandono ma anche il grande valore del Complesso della Maddalena, a partire da Aprile abbiamo avviato un percorso di Riappropriazione e Riqualifica della struttura e degli spazi verdi prospicienti alla Ex-Falegnameria all’interno della Maddalena. Il nostro vuole non solo essere una forma di presenza stabile per preservare l’intero complesso dalla svendita, ma sopratutto un esempio concreto di come con la volontà della popolazione, in contrasto con l’immobilismo delle Istituzioni (appartenente al più complesso quadro nazionale basato su riduzione del diritto agli spazi pubblici, al lavoro, alla scuola pubblica, alla salute, all’abitare) si possa per davvero rendere un luogo pubblico, fruibile e aperto a tutti.
Con sacrifici economici, fisici e mentali quotidiani abbiamo reso nuovamente vivibile l’Ex-Falegnameria, sensibilizzando quelle persone che hanno compreso il lavoro intrapreso, avviando al contempo iniziative di aggregazione (musica, attività sportive, ludiche e culturali), cominciando a far rivivere quei luoghi, a fianco delle all’attività delle altre associazioni già presenti all’interno del Complesso, ma cercando di tracciare una differenza politica contraria alle speculazioni e alle strumentalizzazioni che potrebbero sorgere dalla questione della Maddalena.
Oltre a voler presentare un progetto della Ex-Falegnameria che sia chiaro, definito e trasparente, che sappia rispecchiare i principi di una casa del popolo volta a coinvolgere per davvero tutti nella presa di coscienza riguardo il valore dell’intero complesso, e quelli della tutela pubblica anziché quella dei profitti di pochi, chiediamo ai responsabili diretti e indiretti di questo scempio, quali sono i progetti in cantiere per migliorare la Maddalena.
Con tale intento, quello ossia di esporre un progetto concretamente attuabile, è indetta per Domenica 7 Giugno all’interno degli spazi della Ex-Falegnameria, una Assemblea Pubblica per rilanciare la memoria storica della Maddalena, inquadrandolo nel contesto Nazionale dell’attacco ai territori con lo strumento dello SbloccaItalia, e discutere delle possibilità e potenzialità di quei luoghi portate avanti con il processo della lotta dal basso, alternativo ai processi Partitici e Istituzionali.
Sui nostri territori decidiamo noi!!!!
Laboratorio Politico La Scintilla ISKRA AgroAversano