Maddaloni – Da giorni impazzano sul web le dichiarazioni del sindaco maddalonese sulla questione “campi rom” e su eventuali misure da intraprendere per favorire il processo di integrazione e salvaguardia della dignità delle comunità presenti sul nostro territorio.
Ci piace ricordare che tra i valori che caratterizzano da sempre la storia del Mezzogiorno italiano, e con questo la storia delle relazioni della nostra città con le comunità straniere, c’è sicuramente quello della valorizzazione della diversità, valore che ha reso questa parte d’Italia la testimonianza di una unicità culturale senza pari. Mai abbiamo conosciuto la cultura della “ronda”, la violenza della ruspa, l’inciviltà dell’inaccoglienza e quella mancanza di solidarietà e tolleranza che da sempre e per sempre riteniamo estranei alla cifra culturale del nostro comune sentire.
Il gioco innescato dalle dichiarazioni del Sindaco, oltre che fare sponda ad una latente smentita del valore di cui sopra, mette in pericolo la solidità sociale su cui si fondano gli equilibri di una comunità sana. Lei mette deliberatamente contro la difficoltà di ampi strati del nostro tessuto sociale e la secolare miseria dell’esclusione che accompagna da sempre la storia del nomadismo “rom”. Innesca una guerra tra poveri che si basa sull’irresponsabilità di una menzogna.
Non è assolutamente vero che il governo avrebbe scaricato gli oneri della ricettività sulle casse dei comuni, già vessate dalle maglie strette del patto di stabilità. A fine mese l’Anci e l’Unar (Ufficio anti-discriminazioni della Presidenza del Consiglio) presenteranno i risultati della prima indagine nazionale sui campi nomadi, atto preliminare alla presentazione del piano al Ministero degli Interni.
Il governo si è impegnato a istituire un fondo stabile di risorse, in grado di finanziare case famiglie, alloggi popolari, microaree attrezzate e cooperative di autocostruzioni. Tutto questo servirebbe a gestire un fenomeno che l’allarmismo di chi specula sull’odio ha contribuito a ingigantire agli occhi dell’opinione pubblica. Bisognerebbe chiedere a chi governa le nostre comunità di cambiare il punto di vista dal quale si prova a trovare la soluzione.
L’unico metodo efficace in grado di garantire la sicurezza e la prosperità del nostro sistema è favorire l’integrazione reale, riconoscendo dignità e diritti, provando a rendere le nostre Istituzioni più accoglienti e aperte e cercando di mettere in moto quel meccanismo di scambio che ci renderebbe migliori e renderebbe migliore anche l’altro. È questo uno schema che ha fatto la fortuna di paesi e società proiettate verso il futuro, che non conoscono muri.
Consigliamo al Sindaco De Lucia di interrogarsi sulla reale portata del fenomeno e di come far fronte a eventuali incapacità e inadeguatezze, invece di rincorrere il consenso con dichiarazioni-caricatura che fanno il verso a Lega e Movimento 5 stelle e di evitare di giocare con i già precari equilibri sociali. E già che si trova, caro Sindaco, riascolti le parole di Papa Francesco. Potrebbero servire a riempire il Pantheon vuoto dei suoi personali riferimenti politici.
Giovani Democratici di Maddaloni