Sant’Arpino – “Prima dicono di difendere i commercianti e poi gli chiedono complessivamente 15mila euro per ‘difenderli’”. E’ l’accusa che Alessandro Sala, presidente di “Primavera Santarpinese”, rivolge al comitato anti Iap, un sodalizio nato contro la società concessionaria del servizio riscossione tributi a Sant’Arpino.
“L’avvocato della Federconsumatori – spiega Sala – durante l’ultima riunione con i commercianti ha chiesto loro di iscriversi alla stessa Federconsumatori, con un costo annuale di oltre 30 euro che, moltiplicato per tutti i commercianti ed affini, ammonta ad una cifra di oltre 15mila euro. Incredibile, un comitato nato per la difesa dei commercianti, invece di impegnarsi per non far pagare i ruoli suppletivi che, secondo il loro pensiero, sono abnormi, pianifica un incasso contro chi dovrebbe difendere”.
A tal proposito, Sala ricorda che sul sito della Federconsumatori Campania, nella pagina “i nostri servizi”, è riportato che “la Federconsumatori presta la propria consulenza (gratuita) a tutti, l’assistenza ai soli associati”. “In pratica, – aggiunge Sala – la consulenza gratuita per tutti, e invece se volete essere assistiti anche solo per scrivere una lettera dovete tesserarvi. In caso di necessità, assistenza legale a costi convenzionati. Tradotto, vuol dire che si deve pagare la parcella all’avvocato. Nel caso, poi, è necessario adire l’autorità giudiziaria i costi sono interamente a carico del contribuente. Ma non finisce qui, perché, in caso di intervento stragiudiziale, bisogna sborsare altri venti euro, più vari costi ancora a carico, sempre, dell’associato/contribuente”. “Se ipotizziamo – conclude – che un commerciante debba, suo malgrado, attraverso la Federconsumatori, arrivare alla carta bollata con la Iap si può anche supporre che il malcapitato possa sborsare una cifra vicina ai mille euro, se non di più”.