Charleston – Nove persone hanno perso la vita, mercoledì sera, intorno alle 21, in seguito ad un attentato in una chiesa della città di Charleston, in Carolina del Sud, frequentata dalla comunità afroamericana locale.
Durante una lezione sulla Bibbia, tenuta settimanalmente nella chiesa episcopale metodista, un uomo ha aperto il fuoco e ha iniziato a sparare all’impazzata, uccidendo sei donne e tre uomini. E’ riuscito a fuggire via ma sulle sue tracce sarebbe sia la polizia locale che l’Fbi. Tra le vittime c’è anche un senatore democratico del South Carolina, il reverendo Clementa Pickney, pastore della chiesa.
Tre le persone rimaste incolumi, tra cui un bambino di 5 anni che avrebbe finto di esser morto. Ancora indefinito il numero dei feriti.
Le prime immagini del presunto omicida, fornite dagli inquirenti, mostrano un ragazzo di età compresa tra i 21 e i 25 anni, con indosso una felpa grigio chiaro. Mostrata nelle foto anche la sua auto, di colore nero.
La notizia è stata diffusa dal capo della polizia di Charleston, Gregory Mullen, che ha dichiarato: “Si tratta di un uomo molto pericoloso. E’ inimmaginabile che qualcuno nella società di oggi entri in una chiesa mentre la gente prega e la uccida”. Al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista. Tra le ipotesi un possibile collegamento tra l’assassino e qualche gruppo armato e violento di suprematisti.
Nella città si era verificato l’episodio del poliziotto che sparò alle spalle un ragazzo di colore: considerata l’ipotesi di un attacco razzista. Intanto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha aperto un’inchiesta per odio razziale.