Roma – “Difendiamo i nostri figli. Stop gender nelle scuole”: è lo slogan della manifestazione Family day di Roma contro il ddl Cirinnà, le unioni civili e quelle omosessuali, in difesa della famiglia tradizionale. Tante le persone che hanno affollato piazza San Giovanni, in moltissimi con bambini al seguito.
“Siamo un milione”, ha detto il portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli!” Massimo Gandolfini.”Con questo evento – ha spiegato Gandolfini – chiediamo che si tuteli e si rispetti la famiglia fondata sul matrimonio e si ribadisca il ruolo centrale dei genitori. Rigettiamo con forza il tentativo di infiltrare nelle scuole progetti educativi che mirano alla destrutturazione dell’identità sessuale dei bambini. Sono teorie senza basi scientifiche”.
“Sembra che il segretario della Cei abbia detto altro ma il Santo Padre sta con noi”. Lo ha puntualizzato dal palco del Family Day Kiko Arguello, iniziatore del cammino neocatecumenale. “Ho scritto al Santo Padre, dopo aver ricevuto le lettere di alcune famiglie – ha detto – e il Papa mi ha risposto quando, domenica scorsa, ha detto che ci sono ideologie che colonizzano le famiglie e contro cui bisogna agire. Qualcuno sbaglia se pensa che non gli piacciono i cortei”.
La manifestazione ha sollevato molte polemiche. Il sottosegretario alle Riforme del governo Renzi, Ivan Scalfarotto, che ha partecipato al Milano Pride, la manifestazione per i diritti Lgbt al padiglione Usa a Expo, ha definito il Family Day una manifestazione “inaccettabile”. “Il governo rimanga fuori da queste contese”, ha replicato il coordinatore di Ncd, Gaetano Quagliariello.
Il Gay Center, invece, ha risposto via Twitter al Family Day di Roma. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha lanciato sui social l’hastag #FamilyGay. “Per noi ogni giorno è #FamilyGay. Twitta anche tu il tuo amore per i tuoi diritti e per la tua famiglia”, ha scritto.
Polemico anche Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia. “Una manifestazione inutile e odiosa, come tutte le manifestazioni d’odio”, ha detto. “Il Family Day è un festival dell’omofobia, triste e pietoso come tutte le manifestazioni a sfondo razzista, dove avranno voce i profani dell’odio verso la diversità sessuale e trionferà quel familismo amorale largamente responsabile dei guai del Paese”, ha aggiunto.