Roma – Qualcosa potrebbe cambiare nelle rigide regole imposte dal “non statuto” del Movimento 5 Stelle. Il popolo pentastellato è convinto che il compito di dare la scalata al Campidoglio spetti a Alessandro Di Battista, nonostante la regola del Movimento secondo cui un eletto deve prima concludere il proprio mandato per candidarsi ad altro ruolo istituzionale.
Dunque Di Battista, nonostante l’indubbia popolarità di cui gode presso il popolo grillino, non potrebbe candidarsi a sindaco di Roma. Casaleggio, ha gelato le aspettative di tutti osservando che le regole vanno rispettate “perché ogni volta che deroghi a una norma, praticamente la cancelli”.
A meno che… non ci sia una mobilitazione speciale sulla Rete per dire che il candidato a Roma dev’essere lui e non altri tanto più dopo la fiaccolata per l’onestà indetta a Ostia.
La proposta di una mailbombing rivolta proprio a Casaleggio per ottenere l’agognata deroga che lancerebbe Di Battista a Roma sarebbe scaturita venerdì scorso in un incontro di tutti gli eletti romani a cinque stelle, locali e nazionali.
Ancora nulla di deciso in via ufficiale, però il fatto che da settimane ci si stia scervellando per trovare un modo per mettere in campo il deputato pentastellato, dà il polso di quanto la spinta popolare sia forte.
