Spari su migranti a largo della Libia. Gentiloni: “Solidarietà non è un optional”

di Stefania Arpaia

Lampedusa – Un gommone al largo della Libia, con a bordo un gran numero di migranti, è stato attaccato da diversi colpi d’arma da fuoco provocando un morto e un ferito grave.

I migranti erano diretti in Italia quando avrebbero udito gli spari. Immediato l’intervento di un elicottero che ha soccorso il ferito, trasferendolo in un ospedale di Lampedusa. In base a quanto riferito da alcuni testimoni sarebbe stato il personale di una motovedetta libica ad aprire il fuoco. Aperta dalla procura di Agrigento un’inchiesta a carico di ignoti.

Gentiloni: “La solidarietà non è un optional. EuNavFor  è un tassello dell’iniziativa comunitaria ed è fondamentale che nel vertice del 25 e del 26 si arrivi a un accordo vincolante sulla ricollocazione dei profughi – ha riferito il ministro degli Esteri al Consiglio europeo, lanciando ufficialmente la missione navale Ue – L’obiettivo sono i trafficanti, non i migranti”.

EuNavFor sarà operativa dalla prima settimana di luglio in cui, secondo fonti militari europee, navi e aerei della missione si schiereranno nelle acque internazionali davanti alla Libia per la prima fase “dedicata alla raccolta di informazioni”, per colpire nelle fasi successive la rete dei trafficanti.

Renzi: “L’Europa deve ricordare il senso della sua missione, non può essere solo vincoli e spread, non solo parametri ma deve riscoprire la sua anima: serve una scommessa ampia che vada oltre la risposta alla paura. Serve una strategia pluriennale, complessiva”.

Intanto, gli sbarchi proseguono: 914 migranti sono giunti, lunedì mattina, al molo San Cataldo nel porto di Taranto a bordo della nave militare britannica “Hms Bulwark” che li ha soccorsi in mare, si tratta di 698 uomini, 133 donne e 83 minori.

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