Cancellati tutti i concerti di Stromae: il cantante sta male. Ad essere annullate sono state anche le due date italiane, in programma a Roma e a Piazzola sul Brenta (Pd), previste per l’8 e il 14 luglio. A comunicarlo sono stati i manager dell’artista che hanno reso noto che il cantautore belga, di origini ruandesi, è costretto a lasciare l’Africa in tempi brevissimi, dove si trovava per il suo tour, per “seri effetti secondari di un trattamento profilattico contro la malaria”.
Una tournèe lunga quella che aveva in programma l’artista che tra le tappe prevedeva anche un live, il prossimo 20 giugno, a Kigali, capitale del Ruanda, suo paese d’origine dove il padre è stato assassinato durante il genocidio del 1994. Dopo l’annullamento dello show, si erano diffuse voci di presunte minacce subite dal cantautore e dai suoi familiari.
Il tour in Africa di Stromae era partito lo scorso 13 maggio a Dakar. L’artista, il cui vero nome è Paul Van Haver, si è esibito l’ultima volta il 10 giugno a Brazzaville, in Congo. Tra gli show saltati ci sono quelli di Londra, il 5 luglio, e quello di Locarno, il 13. Le date di recupero dei concerti cancellati non sono state rese note.
Ma pare che possano esserci anche altri motivi a condurre l’entourage dell’artista a tale scelta. La partenza di Stromae, infatti, da Brazzaville è stata preceduta da un “incidente” diplomatico: le autorità della Repubblica Democratica del Congo avevano rifiutato il visto ad alcuni componenti della sua squadra tecnica, impedendo che il cantante si esibisse a Kinshasa.
La combinazione dei due fatti ha suscitato una serie di illazioni e voci da parte dei numerosissimi fans internazionali. La spiegazione del suo entourage esclude la prima ipotesi: non si tratta di malaria ma delle conseguenze del vaccino. Quanto alle altre, ci sarebbero effettivamente state delle minacce contro la famiglia del cantautore e una discussione sui prezzi dei biglietti per gli spettacoli, ma niente che bastasse a motivare la brusca interruzione della tournèe.