Roma – Sono 44 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma, condotta dalla Guardia di Finanza capitolina, sugli appalti in produzioni televisive nazionali che sarebbero stati ottenuti dalle società dell’imprenditore David Biancifiori attraverso la “distribuzione” di tangenti con un sistema di sovrafatturazioni per i lavori che gli venivano affidati, o vacanze e biglietti aerei, o ancora mediante assunzioni. Biancifiori fornisce gruppi elettrogeni, scenografie, impianti audio e regie mobili, anche all’estero.
I finanzieri del nucleo tributario hanno così eseguito, mercoledì mattina, perquisizioni nelle sedi Rai, Mediaset, La7 e Infront (società che controlla, attraverso la gestione dei diritti tv e i contratti commerciali con i club, il calcio italiano).
Per alcuni dirigenti e funzionari Rai il reato ipotizzato è di corruzione, mentre per quelli di altre emittenti è appropriazione indebita.