Napoli – Sanità, fondi Ue, accelerazione della spesa. Duro scontro in Aula tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’ex governatore Stefano Caldoro, capo dell’opposizione.
De Luca ha ricordato le gravi condizioni in cui versa il settore della sanità a causa dei tagli che la precedente Giunta ha effettuato. “Alla Sanità sono stati fatti disastri – ha detto dallo scranno più alto De Luca – non parlo dei conti che il mio predecessore dice che sono a posto, ma dei servizi essenziali. Non so se ve ne siete accorti, ma i tetti di spesa sono stati raggiunti. I campani rischiano di non ricevere assistenza. Ci sono circa 600 cittadini – ha poi aggiunto il neo governatore con voce decisa – che ogni anno rischiano l’amputazione al piede per il diabete. A causa dei tetti di spesi, proprio i diabetici rischiano. Ho dato mandato all’assessore al Bilancio di recuperare in qualche modo le risorse”.
Il governatore, poi, ha riportato in aula la discussione dell’accelerazione della spesa, sottolineando che per le “scelte scellerate del passato” decine di comuni sono a rischio dissesto. Infine ha chiarito, dinanzi all’Assise che le accuse mosse dall’ex numero uno di Palazzo Santa Lucia Caldoro, su una perdita di risorse per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2015, erano false.
Secondo Caldoro, infatti, al confronto in Conferenza delle Regioni del 2 luglio la Campania era assente a causa dei problemi di De Luca con la Severino, e per tale assenza la Regione avrebbe perso 180 milioni di euro in una sola notte. “Se volete le sciabole – ha ironizzato De Luca – a me sta bene, per una mia propensione genetica. Ognuno torni con i piedi per terra, la campagna elettorale l’abbiamo fatta, elaboriamo il lutto. Delle meraviglie, di cui parla il precedente governo, non si è accorto nessuno. I fatti non si dimostrano con i tablet e le tavole di Mosè, ma con i dati. Io ho scritto alla Segretria della Conferenza delle Regioni, Marina Principe, che ha decretato che la Campania non perso riosorse e che anzi, l’incontro, per il 2015, sul riparto delle risorse per il Servizio Sanitario Nazionale ‘deve ancora svolgersi’”.
A questo punto Caldoro ha preso la parola per difendere il proprio operato. De Luca ha chiesto nuovamente la parola in aula, con conseguenti momenti di confusione. Infine, la presidente del Consiglio Rosetta D’Amelio, ha sospeso la seduta per alcuni minuti.