Uil, incontro a Napoli sul divario culturale e generazionale nel digitale

di Redazione

Napoli – Negli ultimi anni le Pubbliche Amministrazioni si sono impegnate a fondo sui temi dell’efficacia, dell’efficienza e della economicità dell’azione amministrativa. In questo processo la completa telematizzazione delle domande di prestazioni e servizi ha avuto e continuano ad avere un ruolo fondamentale.

Nella società della conoscenza, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione stabiliscono il nostro accesso alla cultura e alla vita sociale e politica del Paese, consolidando o indebolendo i diritti della persona.

I soggetti maggiormente a rischio di marginalizzazione e di esclusione sociale sono gli adulti/anziani e gli immigrati. Se per i primi, all’assenza di competenze, può aggiungersi la mancanza di consapevolezza e il disinteresse nei confronti delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, per i secondi le disuguaglianze possono riguardare altri fattori, generatori di un divario digitale di tipo linguistico-culturale.

Il progetto di Servizio Civile “Un mouse a portata di mano” intende favorire il processo di inclusione digitale e di riduzione del divario, agendo come strumento di sostegno agli utenti meno provvisti di beni e servizi tecnologici e promuovendo una cultura digitale, finalizzata alla tutela dei diritti di cittadinanza e allo sviluppo personale, professionale e sociale.

All’incontro, tenutosi a Napoli, hanno partecipato Pasquale Scuotto, coordinatore Ital Campania, Cristina Greco, ricercatrice sociale, Gabriele Di Mascio, Ital Nazionale, Pasquale Lucia, segretario regionale Uil Campania, Alberto Sera, vicepresidente Ital.

Si è registrato anche un dibattito tra i volontari del servizio civile di Garanzia Giovani “Un mouse a portata di mano”, anziani e associazioni di immigrati.

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