Sant’Arpino – Non sappiamo se inventano fatti e circostanze per fare scalpore, o perché sono “ciucci” nella materia amministrativa per loro arcigna, o peggio ancora perché attraverso questa manipolazione assoluta della realtà credono di impressionare la gente.
In ogni caso è senza ombra di dubbio un’operazione infame perché attraverso l’argomento delle tasse si cerca di “aizzare” la popolazione, con il solo scopo della discesa in campo di un certo Giuseppe Dell’Aversana, per gli amici Peppino, già sindaco, consigliere comunale e autore di fatti e misfatti che hanno portato notevoli ed evidenti danni alle casse del nostro Comune.
Mettono insieme i debiti della Pubblica Amministrazione, i ruoli suppletivi, i debiti fuori bilancio, la situazione finanziaria della multiservizi, cercando di creare un mix impazzito al solo fine di annebbiare la lucidità della popolazione esasperata da dieci anni di crisi economica, che però ha trovato in questi anni nel Comune di Sant’Arpino un’ancora di salvezza, non avendo il nostro Comune, come hanno fatto i Comuni anche vicini, fatto leva sui tributi locali alzandoli fino all’inverosimile, con un risparmio di diversi migliaia di euro per nucleo familiare.
Assistiamo attoniti alle continue esternazioni di un signore, Giuseppe Dell’Aversana, e dei suoi adepti, che gridano continuamente allo scandalo dicendo corbellerie, inventandosi fatti e circostanze per screditare chi governa in momenti difficili e particolari come il nostro.
La verità è che con i soldi del decreto per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, lo stato ha garantito che venissero pagati creditori che altrimenti non avevano alcuna possibilità di avere quanto dovuto, per le persistenti crisi di liquidità che interessano tutti i Comuni d’Italia e non certamente solo il Comune di Sant’Arpino.
Nel caso del nostro Comune sono stati pagati debiti anche di 30 o 40 anni che le precedenti amministrazioni hanno creato , ampliato e con la loro inerzia contribuito a far lievitare.
Alcuni esempi:
Esproprio campo sportivo (1981) € 1.150.000,00
Si, avete letto bene, più di 2 miliardi delle vecchie lire, debito creato, alimentato e consolidato quando molti dei consiglieri comunali e assessori in carica non solo non facevano politica attiva ma non erano ancora nemmeno nati!
Esproprio terreni rione Iacp via Volta (fine anni settanta) quasi € 400.000,00!
Si, avete letto bene, quasi 800 milioni delle vecchie lire, anche questo debito creato, alimentato e consolidato quando molti dei consiglieri comunali e assessori in carica non solo non facevano politica attiva ma non erano ancora nati!
Crediti vantati dal CUB fino al luglio 2008 – Consorzio del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti (quello che noi abbiamo cacciato a calci nel sedere) € 1.109.111,90 !
Si, avete letto bene più di due miliardi delle vecchie lire, anche questo debito creato, alimentato e consolidato quando molti dei consiglieri comunali e assessori in carica non solo non facevano politica attiva ma erano minorenni!
E inoltre crediti vantati dalla Regione Campania per l’importo di € 800.000,00 quali canoni per acque reflue di fognatura e di depurazione di competenza in riferimento alle annualità fino al 2003 che sono ascrivibili all’amministrazione del Sindaco Dell’Aversana che ha riscosso i soldi dei cittadini e non ha versato quanto ricevuto, anche questo creato, alimentato e consolidato quando molti dei consiglieri comunali e assessori in carica non solo non facevano politica attiva ma erano minorenni!
Solo facendo questi piccoli esempi si arriva alla bellezza di € 3.459.000,00che equivalgono a più di sette miliardi delle vecchie lire, a cui vanno aggiunti gli espropri e i lavori per la Circonvallazione e il Parco Archeologico ed altre situazioni comunque ascrivibili al passato che questa amministrazione ha correttamente pagato, ma rispetto alle quali non ha alcuna responsabilità.
E questo solo per parlare delle “ciuccerie “ normali…
Ma i debiti che minacciano il comune di Sant’Arpino, sono altri.. per esempio i 600.000,00 € che il Comune deve al proprietario del suolo dove è sorto il Parco Pubblico Cirillo che a breve sarà portato in Consiglio Comunale, che il sig. Giuseppe Dell’Aversana, in arte Peppino, ben conosce per aver orientato e costretto un intero Consiglio Comunale a cambiare l’ubicazione del Parco Pubblico.
Le “ciuccerie“ al cubo sono quelle che mischiano le spese per forniture, lavori, affidamenti, come competenze della giunta comunale o dei consiglieri comunali, dimenticando che gli unici soggetti che possono operare per acquistare buste della spazzatura, affidamenti di lavori per pulizia strade e fondi sono i responsabili dei servizi.
Anzi nello specifico si deve aggiungere che ai giusti rilievi dell’esecutivo per il costo elevato delle buste, l’ing. Responsabile del procedimento, che ha curato le procedure di gara in questi anni, fece un’indagine di mercato e concluse che per dimensioni, grammatura e qualità il prezzo offerto dalla ditta era congruo e nessun rilievo poteva essere fatto al fornitore.
Mentre per le pulizie dei fondi e strade di proprietà comunali si dimentica che il prezzo lievita spesso e volentieri per la classificazione e il costo di smaltimento di rifiuti. O qualcuno forse vorrebbe che per limitare i costi si eludessero i protocolli giusti ma severi per il trattamento dei rifiuti ?
Lo sparare a vanvera da parte di queste persone ci induce a pensare che il Comitato Anti Iap non ha più argomenti e campa di veleni, provocazioni buone solo per pettegolezzi, non certo per essere una vera e autentica alternativa di governo.
Alleanza Democratica per Sant’Arpino