Aversa – Adottate un sito del vostro quartiere, una piazza, una strada, uno spazio qualsiasi e fate ciò che la Senesi e il Comune non fanno: ripulitelo, eliminando i rifiuti lasciati da prelievi quasi sempre parziali effettuati dagli operatori ecologici, senza adottare come scusa che non dovrebbe toccare a noi pulire perché con la Tarsu paghiamo fior di quattrini a chi dove farlo per professione, ma non lo fa o lo fa male. Se ci si tira indietro, ricordate che nella città che è sporca viviamo noi e non animali da stalla.
Questo l’appello lanciato su Facebook dai residenti di via Seggio che da tre settimane hanno adottato piazzetta Lucarelli ed in particolare il sagrato del complesso conventuale monumentale di Sant’Antonio, datato XIII secolo, per dare l’esempio di quanto si possa fare scorciandosi le maniche e sporcandosi le mani per riportare decoro in un punto storicamente ed artisticamente importante per una città che si etichetta d’arte ma che di fatto dell’arte non si interessa affatto, permettendo che venga violata, violentata da atti di vandalismo e teppismo.
Un tema sul quale il sindaco si è dimostrato sensibile al punto da ipotizzare di proteggere la facciata della casa comunale, deturpata da scritte e graffiti, disponendo la realizzazione di una cancellata, finalizzata ad impedire l’accesso al porticato negli orari di chiusura dell’edificio, così da difenderlo atti di vandalismo.