Cesa – Come gruppo di opposizione apprendiamo con stupore che la risposta al “mistero del segnale scomparso” venga data da un semplice cittadino, Nunzio Migliaccio, residente in via Parini.
Tralasciando il fatto che Nunzio Migliaccio, pur essendo un residente di Via Parini, non è un cittadino estraneo alla politica, in quanto è un iscritto storico al Pd, zio di un attuale assessore (non è né una colpa né un mistero, sia chiaro…) ed ha più volte, anche pubblicamente, palesato la sua volontà di far togliere il segnale di senso vietato da Via Parini (corrisponde paradossalmente all’identikit di chi, stando alla versione di dominio pubblico dei fatti, aveva chiesto a Guida di eliminare il segnale nella burrascosa riunione del Pd), con lo stesso non vogliamo entrare in polemica in quanto da cittadino avrà avuto magari le sue buone ragioni per avanzare determinate richieste ed intervenire “personalmente” pur non essendo stato tirato in ballo.
Il problema non è certamente la richiesta di un cittadino che, meritevole o non meritevole di accoglimento, necessiterebbe comunque di un iter amministrativo con tanto di esito favorevole o non favorevole.
Il problema è il “modus operandi” dell’amministrazione comunale e in primis di chi la rappresenta, che su tale argomento non ha aperto bocca, né ha aperto bocca il Pd, amplificando pertanto, con la risposta “dettata” al sig. Migliaccio, la pessima figura fatta e nascondendosi maldestramente davanti alla richiesta di spiegazioni che un gruppo politico, in questo caso il nostro, ha legittimamente avanzato, dando voce a quegli “altri” cittadini citati dallo stesso Migliaccio.
Ma ormai la frittata è fatta e nemmeno qualche ordinanza sindacale tardiva potrà cambiare la situazione. Una maggiore chiarezza fin dall’inizio avrebbe evitato dubbi e voci su un intervento notturno di rimozione che continua ad essere avvolto nel mistero.
Il gruppo “Cesa C’è”
