Mondragone – I carabinieri di Mondragone hanno tratto in arresto, su ordine di carcerazione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Pasquale Buonocoro, 20 anni, e la madre, Immacolata Franciosa, di 40, entrambi ritenuti gravemente indiziati dell’omicidio, preterintenzionale, di Raffaele Ibello, compiuto, lo scorso 27 luglio, in via Como, al culmine di una lite.
La morte di Ibello veniva accertata a seguito di una chiamata alla centrale telefonica operativa dei carabinieri di Mondragone, con la quale si richiedeva l’intervento di una pattuglia in via Como dove era in corso una lite per un’auto danneggiata.
Giunti sul posto i militari dell’aliquota radiomobile e della locale stazione, insieme ai sanitari del 118, prestavano soccorso a Ibello, riverso a terra e privo di sensi, e lo trasportavano immediatamente alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove moriva poco dopo.
Le indagini consentivano il rinvenimento, parte in un cassonetto dell’immondizia e parte dietro un muro di cinta, del bastone in alluminio che sarebbe stato utilizzato da Franciosa per colpire la vittima. Venivano, inoltre, raccolte preziose testimonianze rese da alcuni dei presenti, vicini di casa della vittima. Ciò ha permesso di acclarare che non si era trattato di un semplice malore che aveva colpito il malcapitato – tesi che, in un primo momento gli indagati avevano cercato di accreditare agli inquirenti – bensì di una violenta aggressione di cui essi stessi si erano resi protagonisti.
Franciosa e Buonocoro, secondo la ricostruzione degli investigatori, colpivano Ibello, con reiterati calci e con un bastone in alluminio sul dorso e sulla schiena, sino a lasciarlo per terra privo di sensi.