Salta il Consiglio, il sindaco accusa: “La Città pugnalata e tradita”

di Redazione

Marcianise – All’indomani delle dimissioni dell’assessore Emilia Tarantino e della seduta di civico consesso andata deserta per mancanza del numero legale, il sindaco Antonio De Angelis lancia pesanti accuse. “Mi sarei aspettato – dice – che ieri tutti fossero stati presenti in assise, consapevoli dell’impegno, della costanza nell’operare e del sacrificio del proprio privato che si richiede a chi si onora di ricoprire una carica pubblica e di servire perciò la popolazione. Invece, l’assenza della maggior parte dei consiglieri comunali ha sconfessato tale idea, ha determinato una situazione molto preoccupante per le sorti della città, ed ha fatto sì che fosse scritta una brutta pagina di storia locale.

“Due in particolare – sottolinea il primo cittadino – sono stati i gruppi che hanno deciso di pugnalare e di tradire Marcianise, anteponendo beghe personali all’atto di responsabilità che si richiedeva loro. Il primo, fin dall’inizio del mio mandato spina nel fianco, ostacolo a qualsiasi provvedimento mirante alla sola crescita del territorio, è finalmente riuscito nel suo intento di arrecare danni irreversibili alla città. Il secondo, mi auguro involontariamente, ha spalleggiato una scelta scellerata, preceduta dalle dimissioni dell’assessore Tarantino, che è andata via lamentando il mancato accoglimento delle sue linee direttive, sebbene ancora stenti a capire quali, dato che dei suoi indirizzi, così come della sua presenza, raramente il Comune ne ha visto traccia, e mai ha potuto beneficiare di sue proposte che fossero in linea con la programmazione amministrativa. C’è ancora un terzo gruppo verosimilmente giustificato, ma non esonerabile da responsabilità”.

“La defezione registrata in Assise – incalza De Angelis – non ha colpito me, ma i cittadini. Ieri sera avremmo dovuto discutere e approvare la tariffa Imu, che, come noto, non riguardava né le abitazioni principali né quelle ad esse assimilate. Si sarebbero confermate l’azzeramento della Tasi e   le attuali aliquote Tari, e si sarebbe chiuso il bilancio, garantendo l’erogazione dei servizi essenziali per il cittadino, senza chiedergli ulteriori sforzi. Avremmo potuto non solo programmare il futuro, ma anche e soprattutto assicurare il presente. Adesso per l’incosciente scelta di alcuni di assentarsi e di far saltare il consiglio, il Comune corre il rischio di dover aumentare le tasse, di dover effettuare tagli per contenere le spese, e  di dover porre in bilico servizi che rappresentavano una certezza per la collettività: tanto per fare qualche esempio, ci potrebbe essere una riduzione delle iscrizioni all’asilo nido e gravi ripercussioni sulla refezione scolastica”.

Per il sindaco “tutti sapevano; tutti erano perfettamente a conoscenza della situazione e delle gravi conseguenze a cui sarebbero andati incontro i cittadini se loro avessero rigettato le delibere al vaglio; tutti i capigruppo in un incontro erano stati adeguatamente informati della questione ed avevano dato la propria disponibilità ad approvare i capi all’ordine del giorno. Nonostante ciò, ognuno ha preso le proprie decisioni ed ognuno dovrà risponderne”.

De Angelis, infine, ringrazia “coloro i quali ieri sera erano presenti e che hanno mantenuto l’impegno assunto con la città, dimostrando di intendere la politica come una missione da compiere con spirito di servizio e abnegazione. E’ con loro che riparto, forte della condivisione degli stessi principi e degli stessi ideali, per provare a salvare Marcianise da quelli che hanno seriamente tentato di affossarla”.

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