Gricignano – Girava in strada non munito della carta precettiva riguardante la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno impostogli dal tribunale ai sensi della normativa antimafia.
Così Generoso Roma, 68 anni, dopo essere stato fermato in via Vittorio Ronza, a Gricignano, dove aveva l’obbligo di soggiorno, è stato tratto in arresto dai carabinieri della locale stazione. Su disposizione del giudice di Santa Maria Capua Vetere è stato sottoposto alla detenzione domiciliare nella sua residenza.
L’uomo non era in possesso, come prescrive la normativa, del cosiddetto “libretto rosso”, sul quale vengono annotati i relativi controlli, che il sorvegliato speciale deve avere sempre al seguito ed esibire alla richiesta delle autorità di pubblica sicurezza.
Si tratta di uno dei fratelli Roma, imprenditori originari di Trentola Ducenta, colpiti da una maxiconfisca di beni perché coinvolti nel business dei rifiuti controllato dal clan dei casalesi. La Direzione investigativa antimafia di Napoli, lo scorso 12 maggio, eseguì un decreto di confisca di prevenzione nei confronti di Generoso Roma e dei fratelli Elio Roma, 64enne, e Raffaele Roma 61enne.
Le indagini hanno ricostruito imponenti flussi finanziari e patrimoniali accertando che, anche mediante l’impiego di prestanome, i Roma erano in rapporti di affari con Gaetano Cerci, nipote del capoclanFrancesco Bidognetti, e Cipriano Chianese, anch’esso attivo nel settore dei rifiuti, già destinatario di un provvedimento di sequestro.
I Roma, in particolare, assolvevano il ruolo di intermediari, trasportatori, depositari e smaltitori dei rifiuti illecitamente conferiti nel territorio campano, nell’interesse dei casalesi, generando una cospicua provvista finanziaria illegittima, messa poi a disposizione del clan.
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