Mondragone – “Città dei Balocchi con serate danzanti e va in scena la sagra del patrocinio inutile: anche quest’anno, ci tocca intervenire evidenziando la scarsa qualità della programmazione turistica estiva”.
Lo afferma l’ex assessore Antonio Taglialatela, che continua: “Soldi dilapidati, risorse pubbliche buttate all’aria: come ogni anno, la Città di Mondragone arriva all’appuntamento estivo del tutto impreparata e con una qualità culturale degli eventi in cartellone del tutto inadeguati, dimenticando, non solo il nostro immenso patrimonio archeologico, paesaggistico e culturale, ma anche numerose professionalità artistiche nazionali e cittadine. Ogni Estate è la stessa storia: la programmazione turistica viene organizzata con colpevole ritardo e senza un minimo di criterio logico, se non quello di proporre iniziative dallo scarso contenuto culturale e attrattivo. Quest’anno, addirittura, si è arrivati a organizzare la programmazione di Agosto, con una delibera di giunta approvata pochi giorni prima. E’ sotto gli occhi di tutti il fallimento degli eventi promossi in Luglio, non osiamo immaginare gli effetti disastrosi che una programmazione turistica fatta velocemente può avere sul settore turistico della Città.
Coerentemente con la propria azione di governo cittadino, la Cultura non è considerata un valore su cui organizzare una promozione e una valorizzazione della Città tale da intercettare grosse fette del mercato turistico. Una programmazione non lungimirante che non ha niente di culturale o di studiato, la quale cerca di inserire dentro un unico minestrone senza sapore, eventi di dubbia qualità artistica e lasciando all’improvvisazione dei soliti dilettanti le sorti del turismo cittadino.
D’altronde anche la nostra proposta di predisporre un fondo Siae all’interno del prossimo Bilancio Comunale 2015, da destinare agli esercizi commerciali e alle Associazioni cittadine che promuovono e organizzano spettacoli con musica dal vivo ad ingresso gratuito, è stata cestinata da quest’Amministrazione, nonostante riscontrò l’entusiasmo di molti operatori commerciali non solo di questa Città.
Da troppo tempo, ormai, le sorti del turismo cittadino vengono fatte gravare sulle spalle di quei pochi operatori commerciali che si devono adoperare per offrire un’offerta turistica sufficiente nel tentativo di bloccare questa emorragia di turisti.
Dall’altra parte, però, bisogna anche segnalare la passività di molti degli operatori culturali locali, i quali, invece di invertire questo trend e ribellarsi a questa colpevole lacuna culturale all’interno delle varie programmazioni turistiche susseguitasi in questi anni, subiscono in modo inerte e apatico questo stato di cose, cercando esclusivamente delle piccole glorie personali, senza cercare di innalzare il livello culturale della Città. La Cultura a Mondragone è morta e con esso il Turismo. Non ci resta che inoltrare le nostre sentite Condoglianze”.