Atene – E’ stata attivata la prima tranche di riforme proposte da Tsipras e richieste dall’Eurogruppo per sigillare l’accordo raggiunto nell’ultimo eurosummit.
Con 229 sì e 64 no, la prima parte di riforme è stata accettata in Parlamento mentre il partito del premier, Syriza, si è spaccato. E’ un momento molto delicato per la Grecia che vede una popolazione divisa che ha protestato in piazza contro le scelte prese.
Tsipras, intanto, aveva annunciato le proprie dimissioni qualora le riforme fossero state bocciate. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine in piazza Syntagma dove un gruppo di protestanti con caschi, estintori e maschere antigas ha lanciato molotov, bombe carta e petardi. Vetrine di negozi in frantumi.
Carica della polizia che ha risposto con lacrimogeni. Oltre 5mila gli agenti intervenuti mentre 50 persone sono finite in manette.
Molti i manifestanti che si sono riversati nelle strade della città con cartelli con scritto: “100% contro il memorandum”. Tra gli slogan principali: “Non diamo le nostre case alle banche” e “Prendete i memorandum e andatevene”. Distribuiti volantini intitolati “O rivoluzione o niente”.
Nel frattempo è stato chiarito che un intervento del fondo ESM non graverebbe sul debito pubblico italiano.
Intanto, l’Eurogruppo ha dato il via libera “di principio” al terzo piano di salvataggio per la Grecia. In mattinata i 28 Paesi Ue avevano raggiunto un accordo sul prestito ponte da 7 miliardi di euro.