Roma – Sono 10 gli ex deputati che non riceveranno più il vitalizio. La decisione è stata presa alla Camera e Laura Boldrini ha annunciato che si tratta solo di una prima operazione.
Gli ex parlamentari che non beneficeranno più del vitalizio “perché condannati in via definitiva a pene superiori a due anni per reati di particolare gravità” sono De Lorenzo, De Carolis, Longo, Milani, Di Donato, Massimo Abbatangelo, l’ex sindaco di Taranto Giancarlo Cito, Robinio Costi, Raffaele Mastrantuono e Gianmario Pellizzari.
Di Maio attacca: “Sfigati che non avevano nessun partito a proteggerli. Una farsa dato che sono 1543 gli ex deputati che stanno percependo ingiustamente un vitalizio anche oltre i 3000 euro al mese”.
“Quei 10 mi fanno quasi pena – ha aggiunto sul blog di Beppe Grillo – Quella ridicola delibera che fu festeggiata come la fine di tutte le ingiustizie, riguarda solo lo 0,6 % di tutti quei politici che con tre giorni in Parlamento si sono guadagnati una pensione da sceicco! Su 1.543 solo lo 0,6% sarà colpito da questa misura e solo temporaneamente. Inoltre 346 ex deputati saranno graziati perché sconosciuti ai terminali della giustizia italiana. Se avessimo votato a favore saremmo stati complici di questo teatrino. Noi proponiamo che tutti i vitalizi scompaiano. Punto. Servono 10 minuti di tempo e una maggioranza del MoVimento 5 Stelle per votarla”.
Si trattava di una spesa che oscillava tra i 2mila e i 5mila euro mensili, secondo quanto riferito dall’Ufficio di Presidenza di Montecitorio.
Per quanto riguarda il Senato invece saranno 8 gli ex senatori per cui non verrà più erogato il vitalizio. Si tratta di politici condannati a titolo definitivo per reati gravi come mafia, terrorismo e contro la Pubblica amministrazione con pene superiori a 2 anni di reclusione.
A votare a favore Pd, Ap e Sel. Lega e M5S si sono astenuti. I senatori di Forza Italia, in segno di protesta, hanno abbandonato i lavori.
Per accertare la posizione degli ex deputati, tra cui 348 ultraottantenni, la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente del Senato Pietro Grasso, hanno scritto al primo presidente di Cassazione chiedendo un controllo negli archivi per accertare se fra gli ex che hanno superato gli ottanta anni vi sia chi non abbia più diritto al vitalizio.
“L’impegno del Parlamento continua – ha rassicurato la Boldrini – c’è un’ulteriore verifica in corso su altri 346 ex deputati che hanno più di 80 anni e che, per limite d’età previsto dalla legge, non risultano al casellario giudiziario. Nei giorni scorsi, io e il presidente del Senato abbiamo scritto al primo presidente della Corte di Cassazione perché venga fatta una ricerca presso i suoi archivi per capire se tra gli ultraottuagenari condannati in via definitiva per reati gravi vi siano ex parlamentari ai quali revocare il vitalizio”.
Intanto, secondo le informazioni fornite da fonti locali, il vitalizio sarebbe stato sospeso a 10 ex deputati su 1.202.