Napoli – La Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, ha comunicato all’Ufficio di Presidenza di aver ricevuto da Carlo Sarro la lettera di dimissioni da componente della Commissione. L’Ufficio di Presidenza ne ha preso atto esprimendo apprezzamento per l’opportunità e tempestività della decisione.
Carlo Sarro, il deputato per il quale è stata inviata una richiesta di arresti domiciliari alla Camera dai pm della Dda di Napoli per turbativa d’asta, è alla sua seconda legislatura in Parlamento (in quella precedente è stato nelle file di Palazzo Madama), ed eletto a marzo del 2013 nella circoscrizione Campania 2 nelle liste di Forza Italia.
“Le dimissioni di Carlo Sarro dalla commissione Antimafia non bastano. Lasci anche la vice presidenza della commissione Giustizia, rinunci immediatamente all’immunità così da agevolare il lavoro della magistratura, senza creare ostacoli”. Così i membri M5S della commissione Antimafia, ricordando di essere stati “gli unici ad aver portato avanti concretamente una pressione politica nei confronti di un soggetto che, almeno secondo le indagini, sarebbe pesantemente coinvolto in affari riconducibili all’attività dei clan camorristici”.
Al via nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera l’esame della richiesta di arresto per il deputato di Fi Carlo Sarro, avanzata dalla Dda di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte infiltrazioni camorristiche nella pubblica amministrazione del casertano. Relatore è Marco Di Lello (Psi). “La Giunta prende il tempo necessario, fermo restando i 30 giorni. Ascolteremo cosa ha da dire il relatore. Non abbiamo perso tempo e abbiamo assegnato subito al relatore il compito di studiare gli atti”, dice il presidente Ignazio La Russa.