Napoli – In quella strada, via Oronzio Costa, in zona Forcella, nella notte tra il 28 e 20 giugno, erano stati esplosi numerosi colpi di pistola, alcuni dei quali avevano ferito tre minorenni. Poi, il giorno dopo, altri colpi contro la veranda di un’abitazione al primo piano di un palazzo.
Si presagiva fosse un “avvertimento”. E così è stato. Emanuele Sibillo, 20 anni non ancora compiuti, è stato ucciso ieri notte proprio in via Costa, intorno alle 2, quando è stato raggiunto da un proiettile alla schiena. Ma sul posto sono stati esplosi oltre dieci colpi provenienti da pistole diverse. Inutili i soccorsi: all’arrivo all’ospedale “Loreto Mare” Sibillo era già morto.
Il giovane era considerato importante esponente del clan alleato dei “nuovi Giuliano”, in contrasto con i Mazzarella per l’egemonia sui traffici illeciti nel quartiere di Forcella. Un clan composto in buona parte da giovanissimi, come testimoniano gli arresti eseguiti lo scorso 9 giugno dalla squadra mobile. Blitz da cui Sibillo era sfuggito.
Ora lo spettro di una violenta faida aleggia nel centro storico di Napoli.