Atene – Il giornale “Kathimerini” ha annunciato la proposta del premier greco Tsipras: realizzare un pacchetto di riforme da 12 miliardi di euro da realizzare in due anni e da presentare a Bruxelles per avere in cambio un terzo piano di aiuti.
Si tratta di una cifra superiore agli 8 miliardi precedentemente stimati per le riforme, mentre a causa delle misure sul controllo dei capitali, si crede che il Pil non crescerà dello 0,5% ma subirà una recessione del 3% provocando ulteriori disagi economici ad una popolazione già stremata.
Intanto, secondo il quotidiano “Naftemporiki”, ci sarà un aumento delle tasse per le imprese dal 26 al 28%, un aumento dell’Iva sui beni di lusso dal 10 al 13% e su cibo, ristoranti, trasporti, alcuni servizi sanitari del privato, hotel dal 6,5 al 13%. Continuerebbero invece le ageolazioni fiscali per le isole.
Tsipras, a Strasburgo, aveva dichiarato di voler “trovare un compromesso onorevole per evitare una rottura con la tradizione europea. La Grecia è diventata un luogo di sperimentazione dell’austerità e l’esperimento è fallito – aveva detto – il governo vuole lottare contro il regno delle oligarchie e dei cartelli, contro la frode e l’evasione fiscale”. Tuttavia, i membri dell’Europarlamento sconcertati dall’assenza di proposte concrete non hanno accolto benevolmente il greco, che è diventato protagonista di fischi, cartelli e applausi.
Gabriel Sakellaridis, portavoce del governo, si dice fiducioso: “Sono certo che l’accordo con i creditori internazionali supererà il voto del gruppo parlamentare di Syriza e della coalizione di governo. Il governo sta facendo tutto il possibile per arrivare a un accordo immediato e mettere fine a questo ciclo di incertezza”.
Draghi, presidente Bce: “Non so, questa volta è veramente difficile”. Louka Katseli, presidente dell’associazione bancaria greca: “Le banche greche hanno sufficiente liquidità nei bancomat fino a lunedi”.