Dimaro (Trento) – Il cardinale Sepe è giunto a Dimaro, in Trentino, sede del ritiro del Napoli, per l’oramai tradizionale benedizione della squadra azzurra. L’arcivescovo di Napoli ha celebrato la santa messa sul campo dello stadio di Dimaro, alla presenza del presidente Aurelio De Laurentiis, dello staff tecnico e della squadra.
Con lui il delegato sport della curia di Napoli, don Rosario Accardo, dodici giovani sacerdoti della diocesi di Napoli, due della diocesi di Aversa e il parroco della cattedrale di Aversa, don Clemente. “Sono sempre contento di venire in questo splendido posto”, spiega il vescovo. “Ho visto Aurelio e ci siamo confessati… Credo che questo Napoli possa davvero raggiungere il traguardo migliore”.
Sepe fa anche una disamina tecnica: “C’è un attacco che ci invidiano tutti, un centrocampo rinforzato dai nuovi acquisti e in difesa un portiere come Reina”. Ha salutato Sarri. “Mi sembra un ottimo mister”. E scherza sul prossimo rigorista: “Chi deve tirare i rigori? Quello che sta più in forma, in ogni caso sono venuto qui proprio per dare a tutti la mia benedizione”.
L’auspicio è che il Napoli vinca lo scudetto e la Campania esca fuori dall’incubo della Terra dei Fuochi.
Durante la messa, Sepe ha elogiato ancora De Laurentiis: La sua presenza nelle attività della curia è continua. Ho regalato la tessera per vedere le gare del Napoli a dei carcerati che mi hanno scritto che ogni volta che vedono giocare gli azzurri si sentono liberi”.
Un elogio anche ai tifosi: “Non siamo inferiori a nessuno. Anche perché la squadra non va in campo in 11 ma in 12… e voi sapete chi è il dodicesimo in campo”.