Bruxelles – Nella notte è stato approvato a larga maggioranza dal parlamento greco con 251 sì, 32 no, 8 astensioni esplicite e 9 assenti, il piano di riforme messo a punto dal governo di Alexis Tsipras.
“Voglio dire chiaramente che non ho paura della Grexit. Ho paura di una cosa: la divisione della nazione e la guerra civile”, ha detto il ministro della Difesa nel dibattito parlamentare notturno in cui ha annunciato che avrebbe votato a favore della proposta di riforme presentata da Tsipras. Diciassette dei voti contrari sono arrivati da Syriza.
Intanto, la Commissione europea e la Bce hanno esaminato le proposte e la richiesta all’Esm, dichiarando che il nuovo programma dovrebbe ammontare a 74 miliardi di euro, di cui 58 miliardi dal fondo salva-Stati Esm e 16 miliardi dall’Fmi.
Tsipras ha proposto l’eliminazione delle pensioni baby, la rinuncia allo sconto dell’Iva per le isole che attraggono maggiormente il turismo e l’aumento delle tasse per armatori e imprese. Risparmi su pensioni tra lo 0,25-0,50% del pil nel 2015 e l’1% dal 2016 in poi, innalzando l’età pensionabile a 67 anni entro il 2022.
Il premier greco: “Per la prima volta abbiamo un impegno a rivedere il nostro debito. Questo accordo è migliore su diversi punti rispetto a quello che ci è stato presentato come un ultimatum”.
Renzi: “L’Ue rischia molto. O si torna a crescere o l’austerity uccide l’ideale europee”.
“Sarà un incontro abbastanza difficile, ancora non ci siamo, ci sono molte critiche alle proposte greche sulla sostanza e un grosso problema di fiducia – ha detto invece il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem – il governo greco deve mostrare grande impegno per ricostruire la fiducia”.
Il ministro delle Finanze slovacco Peter Kazimir: “Vedo un grosso problema con l’analisi sulla sostenibilità del debito. Vedremo cosa le istituzioni porteranno sul tavolo”.
Domenica è l’ultimo giorno di approvazione da parte dell’Eurogruppo delle proposte di Tsipras.