Palermo – 17 arresti quelli compiuti dai carabinieri e dalla polizia di Cefalù contro una banda dedita a furti di smartphone, tablet e computer nei centri commerciali tra Palermo, Trapani e Messina.
Le indagini sono iniziate nel 2013. La banda era composta da residenti dello Zen, tutti legati tra loro da rapporti di parentela e amicizia. Alcuni hanno anche legami con esponenti di Cosa nostra.
Nei mirino degli indagati anche l’istituto tecnico commerciale “Gaetano Salvemini”. Nell’ottobre del 2014 furono tre i raid a danno della scuola: due andarono a vuoto, uno a segno e il bottino fu di 13 portatili Apple per il valore di 20 mila euro.
Ma i furti più redditizi sono stati quelli all’Expert di Lascari. Su cinque colpi tre sono andati a segno per un importo complessivo di oltre 100 mila euro. È da questi tre colpi che hanno preso la stura le indagini di carabinieri e polizia. E, ancora, il mega furto da 70mila euro all’Euronics di Capo d’Orlando e quello da 21 mila euro al centro commerciale Keidea di Castelvetrano: in questo caso vennero rubate stecche di sigarette, gratta e vinci, ricariche telefoniche.
Secondo gli inquirenti, i due capi della banda erano Massimiliano Bronzino e Francesco Paolo Marchione. Gli altri, a turno, facevano da “paolo” o prendevano parte ai raid.