“La pace sarà possibile solo con due Stati e due popoli. E, come dirò anche al leader dell’Anp Abu Mazen, solo se sarà garantita piena sicurezza di tutti”. Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, nel suo secondo giorno di visita in Israele. Intervenendo al Parlamento di Gerusalemme, la Knesset, il presidente del Consiglio ha aggiunto: “Chi pensa di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro”.
Dopo l’incontro con il premier israeliano Nethanyahu e la visita al Museo dell’Olocausto nel pomeriggio di martedì, Matteo Renzi ribadisce anche alla Knesset la linea dell’Italia sull’accordo con l’Iran: “è un compromesso utile a rendere più sicura regione, ma siamo pronti a verificarne l’implementazione giorno per giorno perché sulla sicurezza di Israele non ci possono essere compromessi”. E ha aggiunto: “Israele non è una gentile concessione dopo la Shoah, perché non solo avete il diritto, ma anche il dovere di esistere e di resistere”.
Dopo i leader israeliani, il presidente del Consiglio si è incontrato a Betlemme con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen: “La pace ha bisogno dell’impegno di tutti. Da parte dell’Italia c’è tutta la disponibilità a continuare a investire nell’amicizia con il popolo palestinese per raggiungere la pace dei figli di Abramo, ovvero la prospettiva nella nostra generazione di raggiungere finalmente al risultato storico della pace in questa regione”.