Roma – Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a poche ore dal referendum greco, ha mostrato molta speranza e ottimismo nei confronti dell’esito che determinerà il mantenimento o meno della moneta unica.
“Gli italiani non devono avere paura della crisi greca – ha detto ai microfoni del tg5 – L’Italia non ha paura di conseguenze specifiche sul nostro Paese. Se prima Italia e Grecia erano compagni di sventura, ora non è più così. Tre-quattro anni fa eravamo il problema, insieme alla Grecia. Dicevano sempre Grecia e Italia, Italia e Grecia, Grecia e Italia, ma adesso non è più così. Riforme, ripartenza dell’economia. Certo, la questione è politica, la partita è complessa. Ma l’Italia è un grande paese, smettiamola di raccontare l’Italia come il malato d’Europa. Non siamo più il malato d’Europa”.
“Noi siamo quelli che risolvono i problemi, non il problema – ha proseguito – Gli italiani quando vedono il figlio che firma un contratto a tutele crescenti sono contenti; ma c’è ancora tanto da fare per esempio per i cinquantenni. I complimenti di Berlino non ci interessano, mentre mi interessano le buone notizie da Caserta, dalla Whirlpool, dall’Ilva o da Monfalcone”, ha dichiarato a proposito dei commenti positivi di Angela Merkel al suo governo.
Immancabile il riferimento al nostro Paese: “L’Italia sta ripartendo ma c’è ancora troppo da fare, non possiamo pensare che si può festeggiare”.
“Le critiche – ha concluso – fanno sempre bene, sia quelle esterne che quelle interne; a quelle del mio partito poi sono affezionato. Alcuni imprenditori hanno un po’ di mal di pancia, ed hanno espresso delle critiche, ma è tutto utile. Comunque il loro mal di pancia non mi fa venire il mal di testa”.