Roma – E’ critica dopo la decisione del primo ministro Matteo Renzi di introdurre tagli alla Sanità ma il premier si difende: “E’ solo un errore di comunicazione”.
Interviene anche il ministro Beatrice Lorenzin che spiega: “Nessun taglio alla Sanità ma misure di efficientamento che porteranno dei risparmi da reinvestire nel settore. Voglio dire con chiarezza che sono contraria a nuovi tagli al Servizio sanitario. I risparmi non sono tagli”, ha dichiarato.
“Ribadisco che sono contraria a tagli, difenderò il fondo sanitario così com’è per il 2016 e difendo l’applicazione del Patto per la salute, che prevede che i risparmi non sono tagli: i risparmi che vengono effettuati grazie a misure di maggiore efficienza, infatti, vengono reinvestiti nel Servizio sanitario, e noi abbiamo già quantificato questo risparmio in 10 miliardi in 5 anni”, ha aggiunto.
E ancora: “I 10 miliardi di cui si parla in queste ore non sono un taglio, bensì il risparmio che possiamo ottenere in 5 anni applicando il Patto per la salute, con una riorganizzazione del sistema in termini di efficienza, controlli e verifiche, e si tratta di una somma da reinvestire nella salute in settori come l’innovazione e la ricerca, il personale e l’accesso ai nuovi farmaci. Il governo non ha deciso di tagliare la Sanità: il governo ha posto dei tagli agli enti locali e le Regioni hanno deciso che avrebbero rinunciato all’incremento del fondo sanitario.. Il punto è che le Regioni avevano un taglio di oltre 4 miliardi e hanno deciso, non riuscendo a sostenerlo, di intervenire sul mancato incremento del fondo sanitario, e su questo punto io ho sempre detto di essere in disaccordo. Per me non era quella la strada”.
“Bisogna tagliare esami e visite inutili prescritti a scopo difensivo per prevenire i contenziosi – ha concluso – l’obiettivo è abbattere la medicina difensiva, che costa 13 miliardi l’anno”.
“Leggiamo articoli allarmistici su ipotesi di tagli al servizio sanitario contenuti nel dl Enti territoriali che voteremo in Senato questa settimana – ha detto invece la senatrice Dem Magda Zanoni – Insieme alla Chiavaroli sono relatrice del provvedimento e escludo che nel decreto ci siamo norme che vanno in questa direzione. Ha ragione il ministro Lorenzin: le misure previste riguardano solo la razionalizzazione di alcune voci di spesa, come già previsto del resto nell’accordo Stato-Regioni”.