Tabaccaia uccisa ad Asti, fermato un 46enne: “Sono stato io”

di Redazione

Asti – Ha confessato di essere lui l’assassino, Pasqualino Folletto, 46 anni, l’uomo fermato per l’omicidio di Maria Luisa Fassi, la donna di 53 anni uccisa lo scorso 4 luglio nella sua tabaccheria di Asti, colpita da 45 coltellate.

Magazziniere, incensurato, Folletto è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di omicidio.  E’ stato interrogato nella caserma dell’Arma di Asti, dove, secondo quanto riportato dai militari, ha reso “piena confessione” del delitto. All’interrogatorio ha preso parte anche il pm Luciano Tarditi, che ha coordinato l’inchiesta.

L’omicidio sarebbe “maturato nel corso di una rapina”. La svolta nelle indagini è giunta dopo “un meticoloso incrocio di numerosi elementi investigativi: immagini estratte dalle telecamere cittadine, attività tecniche e di sorveglianza, nonché numerosissime testimonianze”, fanno sapere gli inquirenti.

All’attività investigativa hanno collaborato il Ros di Roma, Torino e Milano, supportati dal Reparto analisi criminologiche sezione Psicologia investigativa del Racis di Roma e dai colleghi del Ris di Parma.

La donna fu aggredita poco dopo aver aperto la sua attività commerciale, al civico 40 di corso Volta, intorno alle 7 di quel sabato mattina. Ad avvisare i carabinieri un cliente che aveva trovato la 53enne a terra in una pozza di sangue. Inutile il trasporto all’ospedale ‘Cardinal Massaia’, dove la Fassi sarebbe deceduta poco dopo il ricovero per le gravi ferite a torace e addome.

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