Treviso – Tensione nel trevigiano in seguito alla decisione della prefettura di mettere a disposizione dei profughi alcuni appartamenti di Quinto di Treviso.
Esplosa la rabbia dei residenti che hanno visto, giovedì mattina, un gran numero di stranieri portare immobili, televisioni, frigoriferi nelle nuove case. Trenta gli appartamenti sfitti in due palazzine, occupati a partire da mercoledì pomeriggio.
Durante la notte, parte del mobilio destinato ai profughi è stato portato in strada e dato alle fiamme. Scontri anche tra i presenti e due operatori della cooperativa che si occupa dell’accoglienza dei migranti. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine che, creando un corridoio, hanno permesso agli stranieri di entrare nelle case.
“I residenti che hanno fatto danneggiamenti verranno denunciati. Chi si è comportato male sono gli italiani, non gli stranieri”, ha dichiarato il prefetto Maria Augusta Marrosu.
Luca Zaia, presidente della Regione: “Questa non è un’emergenza. Ci hanno dormito sopra per quattro anni, stiamo africanizzando il Veneto. Ho chiesto che l’Uls vi facesse un’ispezione. Penso che i sindaci siano messi nelle condizioni di produrre delle ordinanze se i dati andassero nella direzione della inagibilità dei luoghi. Con il sovraffollamento io se fossi un sindaco farei un’ordinanza di sgombero. I sindaci sono eletti dal popolo e i prefetti non mi risulta si siano mai candidati”.
“Qui comandiamo noi – ha aggiunto – I veneti scelgono i loro amministratori e i loro sindaci. Il governo non deve mandare più anche un solo profugo. E, purtroppo questi fatti accadono anche in altre regioni d’Italia”.