Napoli – Una buona annata. E’ quella che si aspettano per il 2015 i produttori di vini campani dopo la stagione negativa dello scorso anno dovuta soprattutto all’emergenza climatica. La Campania, nella top ten delle regioni produttrici di vino in Italia, possiede circa 23mila ettari di vigna, producendo oltre un milione e mezzo di ettolitri all’anno.
Il presidente di Coldiretti Napoli, Emanuele Guardascione, commenta: “Usciamo da una stagione, quella del 2014, tremenda, a causa della pioggia. Quest’anno il clima ci ha accompagnato, a parte la piccola siccità interrotta proprio in questi giorni da un’abbondante pioggia che, però, ha provocato qualche danno a macchia di leopardo nell’Avellinese e nel Beneventano. Ma tutto sommato possiamo parlare di una produzione in netto rialzo, quantitativo e qualitativo. Pertanto, contiamo su una vendemmia eccelsa”.
Intanto, il made in Italy continua ad essere attaccato dalle produzioni low cost estere. Su internet impazza la vendita dei “kit wine”, polveri che consentirebbero la produzione individuale. Dopo l’apertura del primo negozio non virtuale in Irlanda gli operatori italiani metto in guardia circa la qualità di questi concentrati. “Sono un attentato alle nostre attività agricole”, afferma senza mezzi termini Guardascione. “A parte la qualità assolutamente lontana dai nostri vini, parliamo di polveri la cui provenienza non è ben nota. Quindi, è un fenomeno da tenere strettamente sotto osservazione”.