Napoli – Dati negativi in tutti i settori fino alla “vera tragedia” dell’abbigliamento. A oltre un mese dall’inizio datato 2 luglio, è nero il bilancio dei saldi estivi tracciato da Confcommercio Napoli Pietro Russo, che evidenzia la necessità di “mettere mano all’impianto” immaginando una struttura diversa.
“O immaginiamo un altro tipo – spiega Pietro Russo – o è meglio che di saldi non ne parliamo più”. Secondo il numero uno di Confcommercio Imprese per l’Italia di Napoli e provincia, i saldi sono da rivedere “nella loro struttura cadenzata in due periodi, invernale ed estivo. Servirebbe una liberalizzazione dei saldi, senza periodi prestabiliti come vendite promozionali, in modo che ognuno scelta quando fare i due mesi di saldi. Sicuramente per l’abbigliamento il periodo di Natale sarebbe più adatto”.
Proprio l’abbigliamento, spiega Russo, è il settore che più sta pagando una stagione di saldi complessivamente negativa: “La vera tragedia è in questo settore, la situazione è patologica, resiste solo l’alto profilo. D’altra parte gli ultimi dati dello Svimez rappresentano la cartina tornasole della situazione economica di questo territorio. Mancando l’ossigeno dell’economia, cioè i soldi, la clientela acquista solo l’essenziale; anzi, neanche l’essenziale perché c’è un calo anche nel settore degli alimenti”, conclude Russo.