Napoli – Diciotto richiedenti asilo sfrattati una settimana fa da un struttura di Terzigno mercoledì mattina hanno avviato un presidio ai cancelli della Prefettura di Napoli. Con loro alcuni solidali e l’associazione ‘3 Febbraio’ che sta seguendo da vicino la vicenda dando supporto legale ai malcapitati.
La revoca delle misure di accoglienza da parte della Prefettura è diretta conseguenza di una denuncia del gestore dell’Hotel Angela di Terzigno, struttura nella quale erano ospitati i profughi. Il gestore ha denunciato comportamenti violenti e tanto è bastato per la cacciata.
Nessun chiarimento è stato chiesto ai migranti che sono stati buttati letteralmente in mezzo ad una strada. Accolti momentaneamente dalla chiesa Valdese, ora chiedono la sospensione del provvedimento e il reintegro all’interno del circuito d’accoglienza.
Intanto, ad ascoltare i migranti, non solo la denuncia del gestore sarebbe campata in aria ma sembrerebbe quasi una ripicca per le denunce che loro stessi avevano fatto, non molto tempo fa, sulle condizioni degradanti e disumane nelle quali erano costretti all’interno dell’Hotel Villa Angela.
In prefettura sono state depositate memorie difensive nelle quali, oltre ad alcuni chiarimenti, sono contenute le richieste di sospensione del provvedimento in attesa della decisione del Tar.