Aversa – Pensavo di essermi sbagliato ma l’amministrazione targata Sagliocco come primo punto del suo piano triennale 2015 ha previsto un mega allargamento del cimitero con 3000 loculi e cappelle gentilizie per il costo di 12 milioni di euro.
Di primo impatto può sembrare un allargamento utile, ma così come pensato assume le sembianze di un intervento che non ha nessun significato di programmazione futura, solo un atto puramente speculativo sia sotto l’aspetto politico che sotto l’aspetto urbanistico.
Basti pensare che nel cimitero che i loculi attuali non arrivano a 4000, di cui circa 750 costruiti in due tranche nell’ultimo decennio e l’intera area attuale è di scarsi 50mila metri quadrati che si è creata in un paio di secoli e un intervento del genere non ha nessuno senso perché raddoppierebbe di fatti l’area del cimitero in un colpo solo in una città come la nostra che non ha avuto nessun incremento di popolazione negli ultimi decenni.
Alla base di quest’opera non c’è nessuno studio di fattibilità e di fabbisogno se si pensa che con gli ultimi realizzati sono stati consegnati ai richiedenti circa 150-180 di media all’anno e che quindi con lo stesso sistema ci vorrebbero più o meno 15 anni per farli finire perchè altri sistemi per l’assegnazione non ne vedo, se non venderli che significherebbe aver lo stesso problema tra qualche anno visto che andrebbero a finire anche a chi non l’esigenza immediata.
E quindi su questa riflessione le domande vengono spontanee: chi farebbe la manutenzione nel frattempo a quelli non consegnati e chi investirebbe per rientrare dopo tutto questo tempo con il metodo dell’assegnazione del defunto in casa?
Altro fattore importante da considerare è che sono sempre più le persone che richiedono di essere cremate e avrebbe avuto un significato diverso inserire un impianto di cremazione nel piano triennale e non bocciarlo, come fatto negli anni precedenti nei bilanci di previsione, con consiglieri che non votarono a favore anche condividendo l’intervento e che ripresenteremo con un emendamento.
Per concludere, su questo tema sicuramente l’opposizione si presenterà compatta perché la città ha bisogno di non di un’opera cosi invasiva ma non più di 1000 loculi e ossarietti nell’area che punta verso la ferrovia al confine con Cesa che è di circa 5mila metri quadrati. Se queste sono le idee di rilancio e sviluppo di città e di investimento di privati i giovani che rimarranno ad Aversa saranno sempre meno perché un loculo non crea di certo futuro e sviluppo.
Il consigliere comunale Michele Galluccio