Aversa – Nemmeno ad agosto gli sversamenti illeciti di rifiuti vanno in ferie. Anzi, approfittando della minore presenza di persone in città, gli untori di turno hanno praticamente campo libero. A farne le spese, ancora una volta, il centro storico e, ancora una volta, in particolare, via Riccardo d’Aversa, già meta finale di lastre di amianto e di sversamenti vari nelle scorse settimane.
Le foto, fornite come al solito dal commercialista Mario Romano, residente in zona e fautore di una sorta di ronde ecologiche, sono eloquenti più di ogni altro articolo.
Lo stesso Romano racconta una storiella con nomi di fantasia, ma molto verosimile. “Il signor Pasquale ha quattro figli e lavora per una società di raccolta rifiuti. Non riesce a soddisfare le richieste dei figli. Un “suo amico” imprenditore sa del problema. Lo avvicina e gli chiede: “Pasquale ma tu che giro fai?”. “Io – gli risponde Pasquale – passo per il centro storico di Aversa, il mercoledì e il venerdì raccolgo indifferenziato”. “Va bene – gli fa l’amico imprenditore – vedi che il venerdì troverai una busta nera ben sigillata, dall’esterno non vedi niente”.
Qualcosa, però, non va e Pasquale viene chiamato dal dirigente perché allo stoccaggio del venerdì c’è sempre qualche problema. “Dottore, – è Pasquale a parlare – ma io che posso farci? Per non lasciare le buste per strada, poi i cittadini si lamentano, raccolgo tutto quello che trovo poi mica devo fare l’analisi alla monnezza”.
“Tutto questo – afferma Romano – è una mia fantasia. Credo che il punto debole del sistema non sia la raccolta che con tutte le difficoltà viene fatta ma la qualità della raccolta. Se un operatore individua rifiuti speciali non può e non deve raccoglierli ma denunciare per fare opportuno accertamento diversamente se l’operatore per motivi diversi raccoglie rende funzionale un sistema di smaltimento illecito. Agevola il processo di smaltimento rifiuti speciali ma in maniera dannosa”.