Cesa – Sospendere l’invio di fatture e delle ingiunzioni di pagamento per i canoni idrici degli anni dal 2011 al 2013: è questo l’oggetto della diffida inoltrata dal sindaco di Cesa Enzo Guida alla società Publiservizi.
“Si tratta della società incaricata dal Consorzio Idrico ‘Terra di Lavoro’ della riscossione dei canoni idrici per gli anni dal 2011 al 2013”, ricorda il primo cittadino.
Una diversa diffida è stata inviata anche al Consorzio Idrico. “Abbiamo chiesto – aggiunge il sindaco Guida – l’immediato rispetto di quella che è la transazione stipulata con il comune. Nel momento in cui persisterà l’inadempimento da parte del Consorzio, andremo avanti con tutti i giudizi in corso, compreso quella che è la richiesta di risarcimento danni”.
Nel frattempo, proprio a seguito della diffida inviata al Consorzio Idrico, i rappresentanti di questo ente hanno chiesto di incontrare il sindaco. “L’incontro si terrà domani mattina, 7 agosto, a Caserta. Staremo a vedere quale è la posizione del Consorzio. La nostra è chiara, il Consorzio deve restituire i soldi al comune di Cesa ed ai cittadini”.
In ogni caso, proprio perché stanno giungendo ai cittadini, le richieste di pagamento da parte di Publiservizi per conto del Consorzio, anche sotto forma di ingiunzioni fiscali, il sindaco ha chiesto a questa società di sospendere la riscossione.
“Anche perché – continua il sindaco – i soldi incassati da Publiservizi per conto del Consorzio Idrico non sono mai stati, da questo ultimo, versati ad AcquaCampania”.
“Il dato più importante – afferma il sindaco – è che abbiamo rilevato una carenza. Secondo il nostro punto di vista manca l’autorizzazione ad operare da parte di Publiservizi. Il Comune di Cesa non ha mai autorizzato il Consorzio Idrico Terra di Lavoro a subappaltare l’indicato servizio di riscossione tributi. Si tratterebbe di un vero e proprio sub-appalto che, secondo le norme del Codice degli Appalti, dovrebbe essere stato autorizzato dal comune, cosa mai avvenuta, e dovrebbe essere subordinato ad una sere di condizioni che nella specie non ricorrono”.
“Questa è la ragione principale per cui abbiamo chiesto formalmente a Publiservizi – conclude il sindaco – in attesa di definire la questione, di sospendere qualsiasi attività di riscossione avviata nei confronti dei cittadini di Cesa, compreso l’avvio di procedure esecutive”.