Casapesenna – Un Consiglio comunale infuocato quello tenutosi il 25 agosto a Casapesenna. Durante la discussione di uno dei punti all’ordine del giorno, relativo alla discussione degli immobili acquisiti a patrimonio comunale (tra i quali figura quello del primo cittadino con deliberazione numero 46 del 09/05/2014 della commissione straordinaria), è scaturito un duro scontro verbale. All’invito del consigliere di opposizione Antonio Garofalo, rivolto al sindaco Marcello De Rosa, di non farlo partecipare alla votazione per la vendita di nessun bene comunale, visto che vi è un palese conflitto d’interesse, dato che è l’abitazione dove risiede attualmente, la vicesindaco Zagaria ha accusato i consiglieri di minoranza di aver effettuato un abuso nel portare in Consiglio la deliberazione, dato che, a suo avviso, l’intento degli stessi era quello solo di “infangare il sindaco”.
A replicare la consigliera Petrillo che ha evidenziato come la vicesindaco stesse commettendo un grave errore visto che si trattava “di atti pubblici che tutti possono visionare”. A quel punto il presidente del consiglio comunale, Fontana, ha messo alla porta la consigliera Petrillo, perché accusata di non aver richiesto la parola.
A riguardo si esprime il capogruppo di Noi Casapesenna, Garofalo: “Ciò che è avvenuto è stato pazzesco, assurdo. Toccata la questione (dolente) della casa del sindaco, l’amministrazione, non sapendo cosa rispondere, ha messo prima fuori la Petrillo mediante il presidente Fontana, e poi ovviamente per essere solidali a quest’ultima ci hanno messo nelle condizioni di abbandonare la seduta”.
“Sbalordito dall’atteggiamento del sindaco che per non ammettere – continua Garofalo – che il proprio immobile è del Comune, continua a camuffare il tutto affermando che presso l’ufficio preposto c’è stato un errore, e che a riguardo c’è anche a sua favore una sentenza, a noi tutt’oggi invisibile”.
Garofalo incalza: “Ci rendiamo conto che vi è un palese conflitto d’interesse? Ci rediamo conto che l’approvazione della non vendita degli immobili comunali è nulla perché vi ha partecipato anche il sindaco? Forse il sindaco afferma tutto ciò perché a pagina 20 della deliberazione sopra citata l’immobile numero 49 non è quello in cui abita? Oppure vuole prendersi gioco di tutta la cittadinanza?”.
“Una cosa è certa, – conclude Garofalo –ci ritroviamo come primo cittadino un sindaco illegittimo, visto che si trova all’interno di un’abitazione di proprietà comunale e sulla quale minimamente non può esprimere il proprio parere. Cari cittadini, purtroppo siamo alla sbaraglio, viste le continue anomalie che segnano un operato di questa amministrazione basato solo sulle festicciole”.