Aversa – A ventiquattr’ore dall’inizio del consiglio comunale destinato ad approvare il bilancio di previsione 2015 che passerà senza alcun dubbio con i 13 voti della maggioranza contro un numero al momento imprecisabile dell’opposizione resta da sciogliere il giallo della convocazione che i consiglieri Giampaolo Dello Vicario e Domenico Palmieri affermano di non avere ricevuto nemmeno nella mattinata di sabato.
Una mancanza di comunicazione di cui hanno informato il segretario comunale, il presidente del consiglio, il sindaco e il prefetto di Caserta. Concludendo, dopo una lunga e dettagliata premessa, la nota trasmessa a questi rappresentanti istituzionali con una frase inequivocabile “Tanto ciò premesso (i consiglieri) chiedono responsabilmente di effettuare le verifiche del caso, e, al fine di regolarizzare la posizione dei sottoscritti, di adottare, in caso di riscontro, gli adempimenti consequenziali per evitare uno svolgimento viziato del consiglio e l’adozione di atti che potrebbero risultare illegittimi”.
In pratica, se davvero Dello Vicario e Palmieri non avessero ricevuto la comunicazione, il consiglio comunale sul bilancio sarebbe da rifare essendo viziato da un difetto di comunicazione che ne metterebbe a rischio la regolarità della convocazione. Naturalmente i rappresentanti dell’ente comunale ha effettuato le loro verifiche concludendo che “rispetto a quanto eseguito l’Amministrazione Comunale evidenzia che agli atti del Comune risulta la regolare consegna degli avvisi di consegna a tutti i Consiglieri comunali in conformità ai termini e le modalità previste dal vigente regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale”.
Dunque, dal controllo fatto dall’Ente deriverebbe che Dello Vicario e Palmieri avrebbero dichiarato il falso e ne avrebbero dato comunicazione anche al Prefetto. Un comportamento inspiegabile perché i due consiglieri non possono ignorare, specialmente se uno dei due è un avvocato professionista come Dello Vicario, che dichiarare il falso può creare problemi seri.
D’altro canto, le conclusioni a cui è arrivata l’amministrazione comunale sono frutto di una indagine interna cosicché alla fine, come siamo abituati a vedere in politica, entrambe le parti avranno ragione, entrambe avranno detto la verità e chi pagherà sarà l’anonimo capro espiatorio che ha compiuto il proprio dovere così come è accaduto per il pilota che ha lanciato nel cielo di Roma delle rose durante i funerali di Casamonica.
L’unica differenza sarà l’assenza in aula del consigliere Palmieri che non avendone ricevuto comunicazione ha manifestato l’intenzione di non presentarsi ad un consiglio per il quale non è stato convocato. Questo salvo ripensamento dell’ultima ora.